martedì 21 luglio 2020

MIDDLEGAME, SEANAN MCGUIRE. Review party.




TITOLO: Middlegame
AUTORE: Seanan McGuire
SERIE: Middlegame 1.
EDITORE: Mondadori Oscar Fantastica
PAGINE: 528
PUBBLICAZIONE: 21 luglio 2020 
GENERE: Fantasy/Sci-fy
PREZZO: €  9,99 ebook; 22,00 cartaceo


Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell'universo. Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere
della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto... non ancora. E poi c'è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro "padre". Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare "dei in Terra" è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.




Il trambusto che si crea attorno ad alcune uscite mi crea sempre un certo timore, ho paura di attendere con entusiasmo di leggere una storia e poi rimanere delusa. Non è stato il caso di Middlegame di Seanan McGuire, in uscita oggi per Mondadori Oscar Vault che sforna una perla dietro l'altra. 
Raccontarvi la trama di Middlegame non è facile, sia per la sua complessa costruzione che per eventuali spoiler. 
Due gemelli molto intelligenti, Roger e Dodger. Uno ha un dono per le parole, l'altro per i numeri. Creati per uno scopo da uno spietato alchimista, divisi e cresciuti in luoghi e con famiglie diverse, sono connessi a un livello che non riescono bene a comprendere. Il futuro consentirà loro di incontrarsi e perdersi e rincontrarsi, fino a che lo scopo della loro vita assumerà senso, portandoli a fare scelte importanti per l'intera umanità.

La lettura di Middlegame ha richiesto un notevole sforzo di concentrazione. La trama è frammentaria e discontinua e finchè non ci si prende il ritmo il cambio di prospettiva, brusco e continuo, crea un senso di straniamento. Il tempo è un concetto relativo che si allarga, si dilata, viene distorto.
La timeline di questa storia, più che procedere avanti e indietro, fluttua.

Roger e Dodger sono dei personaggi che mi hanno catturato, soprattutto per le implicazioni generate dalla loro condizione di bambini "speciali". Osannati orgogliosamente dai genitori, ma bullizzati dal resto del mondo che li considera creature strane. Il diverso fa paura, non si comprende, ed è facile allontanarlo o ferirlo con parole che lasciano lividi più grandi dei colpi realmente sferrati.
Se qualcuno in cortile ti colpisce con un vero sasso, rimane il livido. I lividi guariscono. E poi mettono nei pasticci; i lividi di solito finiscono con la persona che ha tirato il sasso in punizione e i suoi costernati genitori convocati a discutere di bullismo e cattiva condotta. È molto raro che con le parole si arrivi a questo punto. Le parole possono essere sparate come una raffica di proiettili quando nessuno guarda, e non lasciarsi dietro sangue o lividi. Le parole scompaiono nel nulla. Ecco perché sono così potenti. Ecco perché sono così importanti. Ecco perché sono così dolorose.

La caratterizzazione dei gemelli è intrigante e affascina l'analisi della loro connessione, il modo di completarsi e diventare un unico significativo. Allo stesso modo sono stata rapita da Reed, dai suoi scopi, dal fascino oscuro dei suoi intenti (sarà l'attrattiva che ho sempre avuto per i cattivi).

I numeri, fintanto che si comprendono le norme che li regolano, sono entità semplici, disciplinate. Le parole, al contrario, sono insidiose. Si aggrovigliano e mordono e pretendono attenzione.

Middlegam più che una lettura è un'esperienza che mescola fantascienza, alchimia, religione, filosofia, scienza.
Seanan McGuire ha creato una storia strabiliante e originale, a volte brutale, capace di catturare un lettore appassionato e non. Con una scrittura è solida, ricca, e l'autrice affronta molti temi: omicidi, mutilazioni, sangue, tentato suicidio, magia, scienza, genetica. Proprio come Roger, la McGuire ha la capacità di maneggiare le parole e creare mondi interiori ed esteriori. 

Ogni cosa è perfetta. Ogni cosa è condannata. 
Certo, in alcuni punti la lettura si incaglia in un eccesso di dettagli e ripetizioni che potevano essere evitati, alleggerendo il tutto, ma questo non toglie bellezza a questo gioiello.
Prendo in prestito le parole dell'autrice: "Non puoi saltare alla fine della storia solo perché sei stanco di stare a metà. Non ce la faresti."
Quindi, se siete impazienti, se volete arrivare subito alla fine, comprendere sin dalle prime pagine cosa si nasconde in una storia in cui il tempo si dilata e la scienza si ricongiunge alle sue radici alchemiche, non ce la farete. Abbandonerete il tutto rimanendo delusi. Diversamente vivrete un'esperienza particolare, strana, originale, bellissima, difficile da imbrigliare in un genere soltanto.




 

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