martedì 22 settembre 2020

NON C'È NIENTE DI MALE A ESSERE FELICI, LINDA HOLMES. Review party.




TITOLO: Non c'è niente di male a essere felici
AUTORE: Linda Holmes
EDITORE: Sperling&Kupfer
PAGINE: 316
PUBBLICAZIONE: 22 settembre 2020
GENERE: Contemporary Romance
PREZZO: € 9,99 ebook,  17, 00 cartaceo


SE TI FOSSE CONCESSA UNA SECONDA CHANCE, AVRESTI IL CORAGGIO DI AFFERRARLA AL VOLO?

In una tranquilla cittadina costiera del Maine, una mattina come tante, Evvie Drake si alza, fa le valigie ed è pronta a lasciare il marito «perfetto». Prima di uscire, il telefono squilla: è l'ospedale. Quel giorno, Evvie inizia sì una nuova vita, ma da vedova, perché Tim è morto in un incidente stradale. Lacerata dal senso di colpa, e non dal dolore come tutti immaginano, la donna si barrica in casa per un anno. Anche il suo migliore amico, Andy, crede che sia il peso della perdita la causa di quell'isolamento e cerca un modo per aiutarla. La risposta si chiama Dean Tenney, suo conoscente d'infanzia dai tempi dei boy scout e grande star del baseball, ora in profonda crisi. Nonostante abbia provato ogni tipo di cura, Dean non riesce più a lanciare e, visto che a New York la situazione è diventata insostenibile con giornalisti e curiosi alle calcagna, decide di cogliere al volo l'offerta di Andy.
Quando Dean si trasferisce nell'appartamento sul retro dell'abitazione di Evvie, i due fanno un accordo: non parlare mai dei reciproci problemi. Ma le regole, si sa, sono fatte per essere infrante e a volte, in modo inaspettato, un'amicizia può diventare qualcosa di speciale. Per poter andare avanti, Evvie e Dean dovranno fare i conti con le loro paure e i loro segreti; ma nei sentimenti, come nel baseball, c'è sempre una possibilità. Basta avere il coraggio di lasciarsi il passato alle spalle.
Molto di più di una semplice storia d'amore, Non c'è niente di male a essere felici è un romanzo perfettamente in bilico tra profondità e leggerezza, ironia e sentimento. Una storia che racconta quanto sia difficile scrollarci di dosso l'immagine che gli altri hanno di noi e celebra la forza di ricominciare anche quando la vita ha sconvolto tutti i nostri piani.


Era passato quasi un anno da quando Tim era morto, e a volte ancora non riusciva a fare assolutamente nulla, perché era troppo logorata da quanto non le mancasse.


Vi è mai capitato di avere un brutto momento e sentirvi giù per qualcosa che gli altri credo prevedibile, mentre la realtà è che vi sentite in colpa per quello che non provate?
Succede questo a Evvie Drake, la quale ha da poco perso il marito Tim in un incidente stradale. Dovrebbe sentirsi svuotata, distrutta, affranta, disperata, ma la verità è che Tim non le manca per nulla. Addirittura il giorno dell'incidente, Evvie stava per lasciare il marito. Un mostro, ecco cos'è! Se solo la gente sapesse, non la tratterebbe con tanta accortezza, preoccupata per il fatto che la morte del marito la mandi fuori di testa. 
L'unica cosa a mandare fuori di testa Evvie è il senso di colpa, quella strisciante e sgradevole sensazione di assenza di dolore, come se in parte la morte di Tim sia stata causata dalle sue azioni. 
Dopo un anno la donna si trova ancora nella stessa situazione di impasse e come unico sostegno c'è Andy, suo migliore amico con il quale ha anche tentato di andare oltre (tutti e due sono single visto che la moglie di Andy lo ha piantato lasciandogli due figlie), senza nessun risultato apprezzabile. 
Proprio Andy le propone ad Evvie di affittare una parte della sua casa a Dean, suo amico di infanzia ed ex giocatore di baseboll. 
Dean Tenney sta cercando di fuggire alla sua stessa fama. Da qualche tempo il suo braccio ha perso ogni tocco magico e dopo vari tentativi di riabilitazione, e alcune sedute psichiatriche, è stato costretto ad andare in pensione. Stanco della risonanza mediatica a seguito dei suoi problemi e del suo ritiro, Dean ha proprio bisogno di fuggire da Manhattan per rifugiarsi in una dimensione più raccolta e tranquilla. La stanza all'interno della casa di Evvie, in una piccola cittadina del Maine è la scelta ideale per prendersi una pausa e ragionare sul proprio futuro, senza la pressione della gente. 
Così questa coppia improbabile scopre di avere molto in comune. Nonostante l'iniziale promessa di non parlare delle rispettive vite, di porre le domande che tutto il resto del mondo sembra vomitare loro in continuazione, tra Evvie e Dean nasce un'intesa che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più. 
I due protagonisti però saranno pronti ad accogliere un nuovo sentimento quando ancora stanno cercando di risolvere i rispettivi sospesi?
Non c'è niente di male a essere felici è una storia affascinante, tenera, che fa riflettere. I personaggi in essa descritti sono veri, reali, potremmo essere noi o chi ci sta accanto.
Evvie è una donna brillante, arguta, spiritosa e la gente crede che la sua vita sia perfetta, soprattutto il suo matrimonio. Evvie in verità ha imparato a rimuovere massicciamente. Per anno ha mentito a se stessa raccontandosi la storia del marito amorevole, facendolo credere anche agli altri. Ora che lui non c'è più il senso di colpa la schiaccia, non permettendole di elaborare un lutto che si limita al dispiacere per la perdita di una persona e non dell'amore della tua vita.
L'incontro con Dean è fortuito, quasi provvidenziale, entrambi hanno tanto da capire su se stessi e il modo di affrontare la vita, ma potrebbero essere l'uno il faro dell'altro, un motivo di rinascita a nuova vita se getteranno le rispettive maschere, mettendo sul tavolo i segreti che li tormentano.
Quante volte diamo per scontato l'umore delle persone o abbiamo la presunzione di conoscere i loro sentimenti quando in realtà proiettiamo su di loro il velo del preconcetto: siccome in tale situazione ci si dovrebbe sentire così, allora quella persona sta così! A volte basterebbe soffermarsi un po' di più ad analizzare le risposte che vengono date alla domanda: "come stai?", invece di andare superficialmente avanti col pensiero. E' vero che Evvie ha messo uno schermo tra se e gli altri, senza lasciare trasparire le crepe della propria vita neppure al suo migliore amico, ma forse, nemmeno gli altri sono stati in grado di farla sentire compresa e al sicuro al punto da aprirsi completamente. 
Linda Holmes ha scritto una storia piena di significato, sulle seconde possibilità, i nuovi inizi e la paura di affrontare i propri demoni, che si muove lentamente e riesce ad entrarti nel cuore con semplicità stilistica e dialoghi brillanti.






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