venerdì 2 ottobre 2020

FU SERA E FU MATTINA, KEN FOLLETT. Recensione.



TITOLO: Fu sera e fu mattina
AUTORE: Ken Follett
EDITORE: Mondadori 
PAGINE: 792
PUBBLICAZIONE: 15 settembre 2020
GENERE: Historical Fiction 
PREZZO: € 16,99 ebook,   27,00 cartaceo
Il prequel de "I pilastri della terra". 17 giugno 997. Non è ancora l'alba quando a Combe, sulla costa sudoccidentale dell'Inghilterra, il giovane costruttore di barche Edgar si prepara con trepidazione a fuggire di nascosto con la donna che ama. Ma i suoi piani vengono spazzati via in un attimo da una feroce incursione dei vichinghi, che mettono a ferro e fuoco la sua cittadina, distruggendo ogni cosa e uccidendo chiunque capiti loro a tiro. Edgar sarà costretto a partire con la sua famiglia per ricominciare tutto da capo nel piccolo e desolato villaggio di Dreng's Ferry. Dall'altra parte della Manica, in terra normanna, la giovane contessa Ragna, indipendente e fiera, si innamora perdutamente del nobile inglese Wilwulf e decide impulsivamente di sposarlo e seguirlo nella sua terra, contro il parere di suo padre, il conte Hubert di Cherbourg. Si accorgerà presto che lo stile di vita al quale era abituata in Normandia è ben diverso da quello degli inglesi, la cui società arretrata vive sotto continue minacce di violenza e dove Ragna si ritroverà al centro di una brutale lotta per il potere. In questo contesto, il sogno di Aldred, un monaco colto e idealista, di trasformare la sua umile abbazia in un centro di erudizione e insegnamento entra in aperto conflitto con le mire di Wynstan, un vescovo abile e spietato pronto a tutto pur di aumentare le sue ricchezze e il suo potere. Le vite di questi quattro personaggi si intersecano, in un succedersi di continui colpi di scena, negli anni più bui e turbolenti del Medioevo che termina dove "I pilastri della terra" hanno inizio.

Uno degli autori che a livello internazionale crea molte attese e aspettative è sicuramente Ken Follett. Con Fu sera e fu mattina, l'autore ci riporta a oltre 100 anni prima dell'inizio del famoso I pilastri della terra. Questo suo nuovo scritto è considerato un prequel, con una storia di costruzione di quella che sarà Kingsbridge, seguendo le vicende di quattro personaggi: Edgar, Ragna e Aldered e Wynstan.
Siamo nel 997 e il quasi diciottenne Edgar, un costruttore di barche, sta attendendo il giorno più importante della sua vita. Pronto a fuggire con la sua amata Sunni e cominciare una nuova vita, ha un brusco risveglio. L'alba porta con sè l'arrivo di una tragedia a cui non era preparato. Una flotta di navi vichinghe si staglia all'orizzonte e nonostante i suoi sforzi per mettere in allerta la sua famiglia e la donna amata, Edgar non riesce ad evitare la distruzione portata dagli invasori. Combe è rasa al suolo, i suoi abitanti trucidati, compresa la sua amata Sunni. Con la morte nel cuore Edgar è costretto comunque a partite per sopravvivere, ma con la sua famiglia, alla volta del desolato villaggio di Dreng's Ferry.

Nel frattempo, conosciamo anche la bella e acuta contessa Ragna, la quale decide di sposare Wilwulf, lasciando per amore la sua Francia per la fredda, quanto inospitale Inghilterra. Nella nuova terra troverà ad attenderla una situazione inaspettata, sempre coinvolta in intrighi politici e lotte di potere. 
Infine ci sono Aldred e Wynstan. Aldered è un monaco illuminato, un vero idealista che sogna di far diventare la sua abbazia un centro per diffondere la cultura. Immaginate in epoca medioevale come poteva essere considerata una tale aspirazione. Aldered infatti è in aperto conflitto con il vescovo Wynstan, il quale è l'emblema del religioso avido e assetato di potere che siamo abituati ad immaginarci quando pensiamo al clero di quei tempi. 
Le loro vicende si intrecceranno attorno ad uno stesso luogo, un fulcro fondamentale degli scritti di Follett. 
Fu sera e fu mattina ha una trama intricata, accattivante, piena di azione e intrighi. Lo stile dell'autore è semplice e capace di affascinare il lettore attraverso un turbinio di eventi, anche drammatici. La mole del libro è consistente, ma vi assicuro che non si avverte nessuna stanchezza, soprattutto se amate la fiction storica. Certo le descrizioni sono molte dettagliate e le atmosfere ricreate da Follett sono abbastanza aderenti alla realtà, anche se vi è qualche imprecisione storica che vi sfido a trovare. 
Ci si arrabbia per la condizione vissuta da chi occupa una posizione umile della società, mentre la politica mostra tutto il suo fallimento nel difendere i principi giustizia, amministrando in modo efferato e mal governando. Lo stesso si può dire per una certa parte della chiesa troppo intenta ad accumulare potere che a salvare la propria e l'altrui anima.
Vi è il bene che trionfa sul male, l'amore che vince sull'odio, il puro sull'empio, anche se il percorso per arrivare al bene è disseminato di difficoltà, dolore e morte. Eppure il vento del cambiamento è in arrivo ed è inevitabile. L'ignoranza e la superstizione sono destinati a scomparire, soppiantati dal senso critico della gente. 
Un mix di ingredienti ben amalgamati: guerre cruente, invasioni, morti, macchinazioni politiche e rapporti proibiti. E proprio stavolta, Ken Follett sembra aver calcato la mano sulla componente rosa, cosa che potrebbe piacere o meno ai puristi del genere. Personalmente un po' di passione a movimentare il tutto non è una nota di demerito.



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