mercoledì 21 luglio 2021

L'ULTIMA VITA, MOHLIN&NYSTRÖM. Review party.


TITOLO: L'ultima vita
AUTORE: Mohlin & Nyström 
EDITORE: Harper Collins Italia
PAGINE: 526
PUBBLICAZIONE: 1 luglio 2021
GENERE: Thriller 
PREZZO: €  18,50 cartaceo, € 8,99 ebook

Uno straordinario noir nordico già venduto in 15 paesi. Primo capitolo della serie di John Adderley, L’ultima vita è un esordio che vi toglierà il respiro.

2019. L’agente in-filtrato dell’FBI John Adderley si sveglia in un letto d’ospedale, piegato dal dolore. Dopo aver scoperto la sua vera identità, il capo del cartello nigeriano di Baltimora ha cercato di ucciderlo. Il terrore lo invade quando nota che nel letto a ¬fianco, distante solo un braccio, si trova l’uomo che poche ore prima gli ha puntato una pistola alla testa...

2009. Karlstad, una tranquilla cittadina della Svezia, viene scossa dalla scomparsa della giovane Emelie Bjurwall, ereditiera di una ricchissima famiglia locale. Dopo giorni d’indagini, la polizia accusa di omicidio un ragazzo che vive nei sobborghi. Tuttavia il corpo della ragazza non viene mai trovato e il presunto delitto rimane irrisolto. Una volta dimesso dall’ospedale, John deve abbandonare la sua vita e cancellare ogni traccia di se stesso il prima possibile. La sua vita è appesa a un ¬filo. Avvisato della riapertura del cold case Bjurwall, John chiede di farsi trasferire nel corpo di polizia investigativa di Karlstad attraverso il programma di protezione testimoni. In Svezia ha trascorso l’infanzia insieme alla madre, e a guidare il suo interesse per la scomparsa di Emelie c’è un inconfessabile motivo personale. Dovrebbe mantenere un basso pro¬filo e non farsi notare, ma più si avvicina alla soluzione, più l’ombra del cartello si ingigantisce.

Quanto mi mancava leggere un bel thriller nordico, e l'occasione si è presentata con  l'esordio del duo Mohlin & Nyström che firmano il primo capitolo di una serie che ha come protagonista l'agente dell'FBI John Adderley.
Narrato attraverso una doppia linea temporale che converge sul nuovo obiettivo dell'agente Adderley, L'ultima vita, sin dalle prime pagine ci catapulta subito nel vivo della storia. John Adderley si trova in un letto d'ospedale a Baltimora, scampato per un pelo alla morte per essersi infiltrato in un'organizzazione criminale. Il suo compito è sgominare il cartello della droga nigeriano e quando la sua copertura salta per poco non ci lascia le penne. Questo lo costringe però ad entrare in un programma di protezione testimoni per scampare al cartello.
L'occasione per sparire gli viene offerta dalla riapertura di un cold case nella sua patria natale, la Svezia.
Dieci anni prima, a Karlstad, Emelie Bjurwall figlia unica di una famiglia benestante viene uccisa. In realtà il suo corpo non verrà mai ritrovato ed il sospettato dell'omicidio verrà rilasciato per mancanza di prove.
Cosa spinge John Adderley a chiedere l'assegnazione al caso dopo la sua apertura? Beh, il sospettato altri non è che il suo fratellastro Billy e questa sembra l'occasione perfetta non solo per aiutare quest'ultimo, ma per fare i conti con il passato e con i suoi sensi di colpa.
Non mi dilungo oltre sulla trama perchè un thriller va gustato pagina dopo pagina, mettendo insieme tutti i frammenti che conducono alla svolta.
Inizia così la nuova vita di John Adderley che però stenta ad adattarsi all'ambiente svedese, nonostante il suo sguardo acuto. Il cartello gli sta ancora alle calcagna e il pericolo è dietro l'angolo.
Saranno indagati i rapporti dell'uomo con la sua famiglia e allo stesso modo verrà allo scoperto la vita non proprio perfetta di Emelie Bjurwall, una ragazza pressata da aspettative familiari che non le permettono di scegliere liberamente cosa fare della sua vita. 
Un plot ben strutturato con personaggi interessanti dalle personalità variegate, come ad esempio i coniugi Bjurwall, la fredda Sissela e il remissivo Heimer.



L'ultima vita ha delle caratteristiche che apprezzo molto in un thriller: il fascino delle oscure atmosfere nordiche e l'adrenalina tipica del poliziesco americano. 
L'ambientazione è impietosa nel descrivere Karlstad ed il suo nauseabondo e inquietante sottobosco, pieno di contraddizioni estreme.  Indubbiamente Mohlin & Nyström hanno dato vita a una trama che è un vero page turner, complici anche i capitoli brevi e una scrittura diretta e asciutta, che non si perde in fronzoli ma va dritto al centro della scena da analizzare. 
Come lettrice ne sono rimasta affascinata, e da avida lettrice thriller nonchè amante delle serie crime, ho trovato un taglio cinematografico che mi ha tenuta incollata alle pagine. E qui si ravvisa la competenza degli autori che hanno lavorato come scenografi.

Un thriller dal ritmo serrato, con colpi di scena ben piazzati e un protagonista che tutto è tranne che perfetto. Sono proprio le sue debolezze, i suoi attacchi, i sensi di colpa e la dedizione nei confronti del suo lavoro a fare di John Adderley un personaggio a cui affezionarsi. Il finale poi, mi ha lasciata con una gran curiosità del leggere ancora del detective.
Una lettura perfetta per chi ha voglia lasciarsi prendere da un thriller poliziesco travolgente e adrenalinico. 



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