venerdì 22 aprile 2022

IO TI PROTEGGERÒ, PENELOPE DOUGLAS. Review party.


 

TITOLO: Io ti proteggerò
AUTORE: Penelope Douglas
EDITORE: Newton Compton Editori
PAGINE: 583
PUBBLICAZIONE: 13 aprile (ebook) 28 aprile (cartaceo) 2022
GENERE: Contemporary romance
PREZZO: € 14,90 cartaceo, 5,99 ebook

Una casa sperduta nel bosco. Il capovolgimento di ogni regola. Un inverno indimenticabile.
Tiernan De Haas non ha avuto un’infanzia felice. È cresciuta tra agi e ricchezza, ma non ha mai conosciuto l’amore di due genitori presenti. E così, quando un incidente distrugge la sua famiglia, Tiernan sa che dovrebbe essere devastata, ma non riesce a provare nulla. Dopotutto è sempre stata da sola. Ad assumere la sua tutela per due mesi, prima che compia diciotto anni, è Jake Van der Berg, fratellastro di suo padre, che vive insieme ai due figli, Noah e Kaleb, in una casa sulle montagne del Colorado, tra i boschi. Tiernan sarà in grado di affrontare il freddo rigido dell’inverno in arrivo?

Che negli ultimi anni Penelope Douglas sia diventata un'autrice discussa è cosa ben nota. Il motivo risiede nella volontà, dichiarata dalla stessa autrice, di non rimanere imbrigliata in un ruolo che le è stato imposto a causa di qualche suo particolare scritto. La ricerca e la voglia di innovarsi, di sperimentare l'ha condotta verso l'esplorazione di storie complesse, intricate, borderline, che possono talvolta indignare i lettori o ammaliarli.
Ammetto di essere una di quelle lettici che ha abbandonato la serie Devil's Night, probabilmente non era il momento adatto, oppure non ero pronta a lasciare che l'immagine di un'autrice mutasse. Dopo di ciò, credo di aver letto quasi tutto, felice di ritrovare una penna riconoscibile per alcun i punti fermi, ma capace di sorprendermi con storie sempre diverse.

Anche in questo caso ero pronta a fare un viaggio unico e, nonostante io cerchi di evitare spoiler e notizie di ogni genere, qualcosa è riuscito a trapelare, arrivando alle mie orecchie.
Tutto fuorviante e inutilmente controverso. Quasi tutti i trigger warning si sono rivelati diversi da quella che è l'anima di Io ti proteggerò, Credence nella versione originale.
Questa non è la svolta thriller dell'autrice, non è un dark romance, c'è del forbidden che non classificherei proprio come taboo; è un reverse harem con una spiccata vena erotica spinta all'eccesso fino ad una linea di dubbio consenso.
Ora, dopo aver fatto questa lunga, ma necessaria premessa posso dirvi solo di buttarvi, aprire la mente e lasciarvi travolgere completamente dai protagonisti di questa storia, perchè se c'è una cosa che Penelope Douglas sa fare egregiamente è descrivere alla perfezione le atmosfere e i sentimenti tesi.

La neve non è come la pioggia. La pioggia è passione. È come un urlo. Sono i miei capelli appiccicati alla faccia mentre lo abbraccio. È spontanea, rumorosa.
La neve è come un segreto. Sono i bisbigli e il camino acceso, la ricerca del suo corpo caldo tra le coperte alle due del mattino, quando il resto della casa dorme.
È stringerlo forte e amarlo lentamente.

Tiernan De Haas non è una protagonista facile da digerire e lo stesso credo abbiano pensato i Van der Berg, quando l'hanno accolta nella loro casa, tra le montagne del Colorado, per darle modo di tirare fuori il dolore in seguito alla morte dei genitori.
In realtà, forse la scelta di Jack è stata incosciente e avventata. Prendere con sè una diciassettenne problematica e farla vivere in un posto dove l'inverno è inclemente, con due figli ventenni ingestibili, Noah e Kaleb.
Sarà quell'inverno, che li isolerà dal resto del mondo, a tirare fuori tutti gli istinti, le emozioni e la rabbia di questo gruppo di persone. Tre uomini a contendersi il corpo e l'anima di una ragazza spezzata, affamata di un amore che non ha mai ricevuto, eterna invisibile in una famiglia in cui è stata di troppo sin dalla sua nascita.
Anche Jack, Noah e Kaleb hanno delle voragini dentro, degli irrisolti che sono dei macigni. Un padre che ha deciso di isolarsi pur di non correre il rischio di sbagliare e soffrire ancora, finendo col segnare comunque i suoi figli. Noah non pensa ad altro che a fuggire da quelle montagne e nel frattempo affoga la noia in relazioni vuote, mentre Kaleb... come si fa a descriverlo?
Kaleb è istinto animalesco, forza bruta, un vulcano che è pronto ad esplodere, una bomba di cui Tiernan rappresenta l'innesco perfetto.
La relazione tra i tre Van der Berg e Tiernan sarà infuocata, eccessiva, sfiancante, sempre sul filo del rasoio, ma per la prima volta è come se Tiernan vivesse. Tutte quelle emozioni che pensava di non riuscire a provare emergono prepotentemente tra e braccia di Jack, Noah e Kaleb, ma chi avrà il suo cuore?

Loro non sono i miei genitori. Interagiscono con me e ogni volta vengo travolta da un fiume di sentimenti in cui non sono abituata a navigare, e faccio o dico qualcosa di stupido.
Oppure il mio corpo decide di reagire in modi in cui non dovrebbe.

La neve non è mai stata così calda e il silenzio di quelle montagne è lo sfondo perfetto per quattro persone che sono ad un punto di svolta, che devono decidere se vivere o far finta di vivere.
Insieme Jack, Noah, Kaleb e Tiernan affrontano i propri demoni, crescono, diventano famiglia, imparano cosa significa prendersi cura l'uno dell'altro e non solo fisicamente.
L'autrice ha dato voce a tutti e quattro i protagonisti, così conosciamo i tormenti del loro animo di prima mano e non descritti da qualcun altro. Vi è una complessità di emozioni, di vissuti traumatici, di sentimenti inespressi che non possono non implodere se messi tutti insieme in uno spazio ristretto, a scontrarsi continuamente, senza possibilità di fuga.
Non sempre ho amato Tiernan e le sue scelte, il suo lasciarsi trascinare dagli eventi nonostante abbia il potenziale per poter essere artefice del proprio destino. Certo, emergere fra tre personaggi alfa come i Van der Berg non è facile, ma mi è sembrato che volesse apparire più vittima di quanto in realtà non fosse.
L'eros è una delle armi più potenti che l'autrice usa per creare dinamiche tra i protagonisti, talune volte esasperandola, quasi a giocare con i nervi del lettore. Non credo che Io ti proteggerò sia la storia adatta per approcciarsi ad una prima lettura di Penelope Douglas. Io l'ho amata, ho passato tutta la notte a leggere, ritrovandomi alle sei del mattino con gli occhi sgranati e il cuore diviso da mille interrogativi. Ho avvertito come un'escalation nella trattazione di alcuni temi da parte dell'autrice nei vari libri scritti, una voglia di sperimentare, di eccedere di urlare al lettore che lei non è solo Jared e Tate e se qualcuno è rimasto lì, che vada avanti, perchè lei lo ha fatto.
E chi siamo noi per fermarti, Pen? Continua a scioccarmi, che io non mi tiro indietro!





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