mercoledì 31 agosto 2022

OGGI SARÒ TEMPESTA, SILVIA CIOMPI. Recensione.

TITOLO: Oggi sarò tempesta
AUTORE: Silvia Ciompi
EDITORE: Sperling&Kupfer
PAGINE: 365
PUBBLICAZIONE: 24 maggio 2022
GENERE: Narrativa Contemporanea
PREZZO: € 9,99 ebook; € 17,90 cartaceo

Sullo sfondo della Maremma toscana, la storia di due donne che affrontano con coraggio le sfide del quotidiano, dimostrando una forza straordinaria e una grande capacità di amare. «Non tutte le persone arrivano per ferirci. Alcune vengono per guarire.» Greta ha poco più di vent'anni, una paura viscerale di essere in ritardo sulla tabella di marcia della vita e tante bozze di romanzi mai conclusi sul pc. Per pagarsi gli studi e placare il padre padrone che la controlla di continuo, lavora tutte le estati in una fabbrica di pomodori nel cuore della Maremma toscana, un posto che trasuda disperazione e degrado. Eppure, è proprio lì che, nel momento più buio, conosce Lidia, abbandonata dal marito con un figlio sedicenne che le sembra sempre più un estraneo. Turno sfiancante dopo turno sfiancante, tra le due nasce un'amicizia profonda, complice: per Greta, un porto sicuro nella tempesta d'emozioni che è l'amore per Simon, un ragazzo del Ghana che lavora con lei; per Lidia, una fonte di conforto tra le difficoltà della sua situazione famigliare. E sarà proprio grazie alla forza del loro legame che entrambe avranno il coraggio di cambiare la loro vita.




Non è stato facile trovare le parole per scrivere questa recensione perchè Silvia Ciompi, con ogni sua nuova storia, è in grado di toccare corde particolari del cuore, entrare nel profondo e lasciarmi spiazzata.
Oggi sarò tempesta è una storia dura, reale, intensa, con dei protagonisti che si dibattono incessantemente in questo grande e agitato mare che è la vita.

PROVINCIA è dove tutto finisce e nulla comincia.

Ed è da quella Provincia che partono e si intrecciano le storie di Greta, Simon e Lidia.
Greta è una ventenne con il sogno nel cassetto di diventare scrittrice, poche materie alla laurea e un futuro incerto.
La paura le attanaglia le viscere ogni volta che pensa al momento in cui deve fare ritorno nella sua città di origine per racimolare qualche soldo lavorando in fabbrica durante la pausa estiva. Greta è un'amina fragile, impaurita, vinta da un padre-padrone violento e totalitario, un nostalgico razzista e intransigente.
La madre non è un esempio di brillante genitorialità, abituata a incassare i pugni del marito e a ignorare le aggressioni nei confronti della figlia.
In un ambiente così, Greta si trova perduta senza vie da seguire ma solo ansie da placare.
Ma, non tutte le persone arrivano per ferirci. Alcune vengono per guarire. E quest'anno a guarire le ferite dell'anima di Greta ci sono Lidia, una donna separata con un figlio da sfamare, e Simon, un ragazzo del Ghana arrivato in Italia come tanti suoi conterranei, in cerca di una vita migliore.
Sarà grazie a loro che Greta riuscirà ad aprirsi al mondo, guadagnando la fiducia necessaria per prendere in mano la sua vita e fuggire da una realtà violenta.
Oggi sarò tempesta è la storia di un amore e di un'amicizia in grado di abbattere barriere e reticenze. Greta è pura e affronta la vita come un tenero cucciolo venuto da poco al mondo. Non ci sono malizia e pregiudizi nei suoi occhi, nonostante l'educazione ricevuta. L'avvicinamento a Simon è lento, fatto di piccoli passi, gesti di tenerezza e condivisione delle proprie storie personali.
La vita di Simon è come quella di tanti altri che affrontano il mare per sbarcare in un paese che alla fine lo guarderà sempre con ostilità. Ma non Greta con la sua timidezza, la quale gli fa desiderare di stravolgere ogni piano.
Una delle cose che più ho apprezzato di Oggi sarò tempesta è l'amicizia tra Greta e Lidia. Potrebbero essere madre e figlia, e Lidia, pur con tutti i suoi problemi, non riesce a fare a meno di provare tenerezza per quella ragazza sola, preda di un orco che la sta rovinando.
Insieme scopriranno come può essere forte il legame tra due donne quando questo è sincero e disinteressato. Un bellissimo messaggio lanciato da Silvia Ciompi, di solidarietà tra donne.


La Maremma toscana, così come la realtà sociale che vi è immersa, viene descritta con sguardo duro e preciso che ricorda i grandi autori veristi. Anche la Gentili è descritta come se vivesse di vita propria, come un mostro assetato delle anime di poveri ed emarginati in cerca di riscatto che piano piano vengono fagocitati da un sistema alienante.
In quella fabbrica c'è tutto il dolore di chi come Lidia deve tirare a campare, c'è la muta afflizione di Greta che non ha il coraggio di reclamare il suo posto nel mondo, e la rabbia di Simon che la vede come mezzo per passare oltre.
Ma non c'è clemenza per nessuno di loro alla Gentili, non ci sono sogni, desideri, speranze, solo turni massacranti, vessazioni, e l'odore rancido del pomodoro mischiato alla disperazione.

In questo clima di asprezza vi è una luce che rischiara le vite dei nostri protagonisti, ed è la voglia di riscatto e la fiducia nei confronti del prossimo. I protagonisti di Silvia Ciompi crescono insieme, acquisiscono forza l'uno dall'altro e diventano resilienti. Il futuro è ancora un'incognita spaventosa, ma adesso sanno di non essere soli.
Una lettura emozionante che mi ha scossa, facendomi ritornare indietro nel tempo, quando giovane ragazza di provincia, lottavo con le unghie e con i denti per fuggire lontano, non capendo che con la Provincia ci devi fare i conti e ripartire da lì, perchè in un modo o nell'altro sarà sempre una parte di te.




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