lunedì 18 marzo 2024

LE FIGLIE DI SAFFO, SELBY WYNN SCHWARTZ. Review.

 



TITOLO: Le figlie di Saffo
AUTORE: Selby Wynn Schwartz
EDITORE: Garzanti
PAGINE: 265
PUBBLICAZIONE: 5 marzo 2024
GENERE: Narrativa/LGBTQ
PREZZO: € 9,99 ebook- 18,00 cartaceo

Viviamo… l’opposto… con audacia.
«La nostra prima iniziativa fu quella di cambiarci il nome. Saremmo diventate Saffo.» Ci facciamo chiamare così perché vogliamo essere libere e indipendenti. Vogliamo avere idee e prospettive. Vogliamo essere attrici, scrittrici, o qualunque cosa scelgano i nostri sogni. Vogliamo avere speranze e infinite possibilità. Vogliamo essere e sentirci donne nel modo in cui piace a noi e a nessun altro. Ma non sempre è possibile. Molte volte, ci obbligano a sottostare al volere degli altri. Molte volte, altri prendono le decisioni al posto nostro. Molte volte, siamo costrette a sposarci, a essere madri, a essere docili, a essere belle come dicono loro, a dire sempre di sì. Ed è allora che decidiamo di resistere, di lottare, di ribellarci. Siamo Lina Poletti, Virginia Woolf, Natalie Barney, Romaine Brooks, Sarah Bernhardt, Isadora Duncan, Nancy Cunard, Gertrude Stein e Radclyffe Hall. Siamo qui a dirvi cosa vuol dire essere donna quando non hai una voce. Quando soffocano la tua voce. Siamo qui a dirvi che un futuro diverso è possibile. Siamo qui a dirvi che per viverlo bisogna lottare, ieri come oggi.
Selby Wynn Schwartz ha scritto un romanzo necessario, il miglior libro dell’anno tra quelli inclusi nella longlist del Booker Prize secondo «The Guardian» e «The Independent». Amato dai librai indipendenti, è stato acclamato dalla critica. Con uno stile lirico e intenso, ripercorre la storia, il mito, la politica, le leggi per raccontare di donne che hanno precorso i tempi senza sottomettersi al pensiero comune e alle convenzioni sociali. È una perla da tenere sul comodino, da sfogliare quando qualcuno che conosciamo è costretto ad agire contro la propria volontà. Dopo averne letto qualche riga, la speranza ritroverà la strada.
Corteggiato da molti librai indipendenti e ben apprezzato dalla giuria del Booker Prize, il romanzo d'esodio di Selby Wynn Schwartz arriva in Italia grazie a Garzanti.
Forse, definire Le figlie di Saffo un romanzo è riduttivo e fuorviante. Nella sua originalità narrativa, a cavallo tra narrativa e saggistica, l'autrice ripercorre la vita di donne che hanno lasciato il segno nella storia grazie al loro impegno nella lotta all'indipendenza e all'autoaffermazione, in momenti in cui ad ogni donna era impedito l'accesso ad attività e ruoli che al giorno d'oggi diamo per scontati.
Che sia stata una battaglia manifesta o un percorso personale, la vita di queste donne ha tracciato il cammino per chi sarebbe arrivato dopo.

Selby Wynn Schwartz descrive la vita di molte donne europee, da quella della poetessa Lina Poletti all'attivista Sibilla Aleramo, passando per Natalie Barney, Eleonora Duse e Virginia Woolf. Alcune hanno nomi noti che risaltano subito alla memoria, altre sono state una interessante scoperta. 
I racconti dei personaggi di cui si parla sono inframmezzate dai versi di Saffo, la poetessa di Lesbo che rappresenta il filo conduttore, il leitmotiv che pone l'accento sul tema dell'identità di genere e la libertà sessuale.
Da questa narrazione viene fuori una visione ginocentrica che esalta gli ideali del femminismo e del movimento lesbico.
Donne forti, intelligenti, coraggiose e curiose che grazie al loro spirito sono riuscite a non farsi oscurare dagli uomini o schiacciare dall'imperante patriarcato che le vuole mogli, madri o sottomesse. Sono invece gli uomini ad essere esclusi da questa narrazione nonostante in alcuni passi la voce delle donne è ricostruita attraverso le loro parole.

Un libro sicuramente ambizioso del quale non posso fare altro che riconoscere il valore, anche se in alcuni frangenti mi è sembrato arenarsi troppo sul didascalismo a scapito di una biografia più sentita e intimistica.
La scrittura di Selby Wynn Schwartz è pregevole e rende conto di un'abilità letteraria e di ricerca che si mostra nell'accuratezza della ricostruzione biografica e nella parte romanzata.
Affascinante e per certi versi rivelatore, Le figlie di Saffo è una lettura che non posso che consigliare. Troppo tardi ho scoperto che l'autrice è stata molto in Italia e negli ultimi mesi ha abitato a Palermo, dove ha presentato la sua opera, prendendo parte attivamente al movimento transfemminista Non una di meno. Chissà che non mi capiti di incontrarla per le vie del centro?



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