TITOLO: Lazarus.
AUTORE: Lars Kepler
EDITORE: Longanesi
PAGINE:565
PUBBLICAZIONE: 19 dicembre 2018
GENERE: Thriller
La polizia di Oslo indaga sull'omicidio di un ladro di cadaveri: nel suo appartamento sono stati ritrovati i resti di corpi a diversi stadi di decomposizione, compreso il cranio della moglie del commissario della polizia criminale svedese Joona Linna. La tomba della donna, morta di cancro qualche anno prima e sepolta in Finlandia, è stata profanata. Le cose si complicano quando a Rostock, in Germania, viene scoperto il cadavere di uno stupratore: nel suo telefono compare il numero di Joona Linna. Due giorni prima di essere ucciso l'uomo ha chiamato il commissario, che ora da Stoccolma giunge sulla scena del crimine per partecipare alle indagini. Il tratto che accomuna entrambe le vittime dall'oscuro passato - il profanatore di Oslo, lo stupratore di Rostock - è la presenza di segni di flagellazione sulla schiena: la firma di Jurek Walter, il peggior serial killer della storia europea. Ma non è possibile, perché Jurek Walter è morto da tempo. Saga Bauer, commissario dei Servizi segreti svedesi e grande amica di Joona, gli ha sparato tre colpi al petto al termine di un lungo inseguimento. Il corpo è finito in mare, ma in seguito la perizia medico-legale ha confermato tutto. Il DNA non mente. E un serial killer non può tornare in vita come Lazzaro. Ma il dubbio si è ormai insinuato nella mente di Joona Linna, mentre cresce vertiginosamente il numero delle vittime marchiate con la stessa, identica firma.
Un thriller poliziesco per gli amanti sfegatati delle crime stories. Lars Kepler, la coppia di coniugi-scrittori, torna con un nuovo capitolo della seri con protagonista il commissario della polizia criminale svedese Joona Linna.
E' possibile che un morto torni dall'oltretomba proprio come Lazzaro? Se lo chiede Joona Linna quando si trova ad indagare su una strana connessione tra due vittime particolari: il ladro di cadaveri di Oslo e lo stupratore di Rostock. Sembra che gli omicidi rechino la firma inconfondibile di Jurek Walter, un feroce serial killer che Joona Linna conosce bene e sa essere stato ucciso dalla collega Saga Bauer.
Ossessionato dalla paura di un ritorno che nessuno sembra prendere sul serio, Joona si prepara con ogni mezzo per difendersi dal nemico più crudele che possa esistere, perchè lui sa quanto può essere feroce la crudeltà di Jurek con il suo sadico picere nel distruggere le vittime fino al midollo.
Jurek Walter è un serial killer fuori dal comune, di un cattiveria inaudita, che gode nell'annientare le proprie vittime togliendo loro tutto quello che hanno di più caro. Fine manipolatore della psiche umana, riesce a instillare nelle sue vittime i dubbi e le paure più oscure e terrificanti fino a che queste, giorno dopo giorno, non scavano nell'anima una voragine incolmabile dalla quale si può fuggire solo mettendo fine alla propria vita.
Una costruzione sicuramente interessante che si insinua nella mente del lettore, invadendone i pensieri con paure inespresse, alla stregua dei protagonisti che si trovano ad avere a che fare con Jurek.
Joona Linna ha provato sulla sua pelle l'agghiacciante modus-operandi di Jurek e adesso che ha il sospetto che sia tornato come un demone dall'inferno, è terrorizzato all'idea che le persone a cui tiene possano soffrire a causa sua.
Ho trovato un protagonista fragile, scottato dalle esperienze passate e intimorito dalle intenzioni di Jurek. Una sorta di impotenza appresa ingabbia inizialmente il detective che trova sempre la forza di reagire, grazie anche alla fidata collega Saga Bauer.
Lazarus non è sicuramente una storia per lettori che si impressionano facilmente. La paura ti scorre nelle vene, l'angoscia striscia sulla pelle e l'autore si diverte a giocare con la tua psiche.
La scrittura dei coniugi dietro cui si cela lo pseudonimo di Lars Kepler è forte e intrisa di violenza e crudeltà. La reazione ad una lettura del genere può essere solo forte, tale da farti chiudere il libro o spingerti a continuare con una sorta di insana e morbosa curiosità.
La tensione, e l'angoscia permeano ogni pagina di Lazarus e il lettore non ha un attimo di respiro, imbrigliato in un claustrofobico gioco delle parti.
Nonostante la mole consistente di pagine, il modo in cui Lazaurs è scritto è semplice e scorrevole, senza fronzoli, ma non per questo manca di incisività. La caratterizzazione dei personaggi è affascinante e Joona Linna non ha perso lo smalto anche se siamo arrivati al settimo capitolo della serie.
Un ritmo serrato e sostenuto per tutto l'arco della narrazione avvince il lettore che non ha nessun cedimento, dalla prima all'ultima pagina. Le ambientazioni fredde, descritte in modo accurato, concorrono a creare suspense e tensione ansiosa, un vero must della letteratura thriller nordica.
Un consiglio? Non leggete Lazarus quando siete da soli in casa e mi raccomando, luci accese, se tenete alle vostre coronarie!
Un thriller poliziesco per gli amanti sfegatati delle crime stories. Lars Kepler, la coppia di coniugi-scrittori, torna con un nuovo capitolo della seri con protagonista il commissario della polizia criminale svedese Joona Linna.
E' possibile che un morto torni dall'oltretomba proprio come Lazzaro? Se lo chiede Joona Linna quando si trova ad indagare su una strana connessione tra due vittime particolari: il ladro di cadaveri di Oslo e lo stupratore di Rostock. Sembra che gli omicidi rechino la firma inconfondibile di Jurek Walter, un feroce serial killer che Joona Linna conosce bene e sa essere stato ucciso dalla collega Saga Bauer.
Ossessionato dalla paura di un ritorno che nessuno sembra prendere sul serio, Joona si prepara con ogni mezzo per difendersi dal nemico più crudele che possa esistere, perchè lui sa quanto può essere feroce la crudeltà di Jurek con il suo sadico picere nel distruggere le vittime fino al midollo.
Jurek Walter è un serial killer fuori dal comune, di un cattiveria inaudita, che gode nell'annientare le proprie vittime togliendo loro tutto quello che hanno di più caro. Fine manipolatore della psiche umana, riesce a instillare nelle sue vittime i dubbi e le paure più oscure e terrificanti fino a che queste, giorno dopo giorno, non scavano nell'anima una voragine incolmabile dalla quale si può fuggire solo mettendo fine alla propria vita.
Una costruzione sicuramente interessante che si insinua nella mente del lettore, invadendone i pensieri con paure inespresse, alla stregua dei protagonisti che si trovano ad avere a che fare con Jurek.
«A Jurek Walter non importava nulla dei trofei», prosegue lui con voce cupa. «Non era un pervertito... La sua passione era distruggere le persone, non ucciderle, nemmeno sottoporle a torture fisiche... Non ha esitato a farlo, se necessario, ma per capire come funzionava la sua testa bisognava sapere che il suo obiettivo era distruggere le sue vittime da dentro, spegnere la loro scintilla vitale...»
Joona Linna ha provato sulla sua pelle l'agghiacciante modus-operandi di Jurek e adesso che ha il sospetto che sia tornato come un demone dall'inferno, è terrorizzato all'idea che le persone a cui tiene possano soffrire a causa sua.
Ho trovato un protagonista fragile, scottato dalle esperienze passate e intimorito dalle intenzioni di Jurek. Una sorta di impotenza appresa ingabbia inizialmente il detective che trova sempre la forza di reagire, grazie anche alla fidata collega Saga Bauer.
Lazarus non è sicuramente una storia per lettori che si impressionano facilmente. La paura ti scorre nelle vene, l'angoscia striscia sulla pelle e l'autore si diverte a giocare con la tua psiche.
La scrittura dei coniugi dietro cui si cela lo pseudonimo di Lars Kepler è forte e intrisa di violenza e crudeltà. La reazione ad una lettura del genere può essere solo forte, tale da farti chiudere il libro o spingerti a continuare con una sorta di insana e morbosa curiosità.
La tensione, e l'angoscia permeano ogni pagina di Lazarus e il lettore non ha un attimo di respiro, imbrigliato in un claustrofobico gioco delle parti.
Nonostante la mole consistente di pagine, il modo in cui Lazaurs è scritto è semplice e scorrevole, senza fronzoli, ma non per questo manca di incisività. La caratterizzazione dei personaggi è affascinante e Joona Linna non ha perso lo smalto anche se siamo arrivati al settimo capitolo della serie.
Un ritmo serrato e sostenuto per tutto l'arco della narrazione avvince il lettore che non ha nessun cedimento, dalla prima all'ultima pagina. Le ambientazioni fredde, descritte in modo accurato, concorrono a creare suspense e tensione ansiosa, un vero must della letteratura thriller nordica.
Un consiglio? Non leggete Lazarus quando siete da soli in casa e mi raccomando, luci accese, se tenete alle vostre coronarie!
Bellissimo libro, lo consiglio agli amanti del genere. La trama è ben costruita, i personaggi catturano il lettore, i colpi di scena sono garantiti...attendo il seguito della storia, perché il finale lascia l'amaro in bocca.
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