giovedì 28 marzo 2019

SUICIDE CLUB, RACHEL HENG. Review Party.

  TITOLO: Suicide Club
AUTORE: Rachel Heng
EDITORE:Casa Editrice Nord
PAGINE:382
PUBBLICAZIONE: 28 marzo 2019
GENERE: Narrativ/ Sci-Fi
COSTO: €  9,99 ebook, 18,60 cartaceo.

Lea ha cento anni e ne dimostra meno di quaranta, grazie agli straordinari progressi della medicina, che permettono ad alcune persone – selezionate alla nascita – di triplicare la durata della vita. Tutto quello che devono fare è attenersi scrupolosamente alle regole del benessere. Lea non mangia cibi grassi, non beve alcolici, non ascolta musica deprimente, non si allena né troppo intensamente né troppo poco. È la candidata ideale per accedere a una nuova fase sperimentale di cure, destinata a prolungare l'esistenza all'infinito. Un giorno, però, tornando dal lavoro, Lea vede suo padre dall'altra parte della strada, un padre con cui non ha rapporti da ottantotto anni. Per raggiungerlo, si lancia in mezzo al traffico e per poco non viene investita. Quel semplice gesto è la sua rovina: come può essere degna dell'immortalità una persona che agisce in modo tanto sconsiderato? In un attimo, il suo nome viene depennato dalla lista dei prescelti e lei è costretta a frequentare un gruppo di sostegno. Ed è qui che entra in contatto con alcuni membri del Suicide Club, un gruppo di ribelli che si batte per poter scegliere come e quando morire. E suo padre è uno dei membri. Dapprima sconcertata, a poco a poco Lea si rende conto che questi uomini e queste donne – che mangiano quello che vogliono, vanno a concerti clandestini, praticano sport estremi – hanno accumulato più esperienze in un anno di quante non ne abbia provate lei in una vita intera. D'un tratto, la prospettiva di vivere un'eternità di rinunce non è più così allettante. Ma ben presto si renderà conto che tutto ha un prezzo, e quello per la libertà potrebbe essere troppo alto…




NuovoSangueTM, PelleDiDiamanteTMe MuscoliDiFerroTM, la vita eterna.
Avete mai pensato come sarebbe vivere per sempre? Io me lo chiedo ogni tanto e francamente non riesco a immginare cosa proverei all'idea di poter esistere in eterno.
Lea Kirino ha cento anni, sua madre è riuscita a vivere per centoquarantadue, ma lei punta almeno ai trecento. Questo è il vantaggio di essere la figlia dell’amministratore delegato della Talent Global, e di avere accesso ai benefit di Livello 4. I suoi geni l'hanno favorita e sin da bambina Lea ha avuto una Curante che si occupa della sua salute. Inoltre, è entrata a far parte degli Aspiranti, un programma di cure sperimentali in grado di prolungare la vita fino a farla diventare eterna.
Vivere a lungo però ha un prezzo: sana alimentazione, attivià fisica, sedute di rigenerazioni. Una vita fatta di privazioni, in cui non sono ammessi eccessi o deviazioni.
Un giorno però, Lea vede il padre sparito da molti anni, e nel tentare di raggiungerlo si apre un varco tra le auto e rischia di essere investita. Ritenuto come un tentativo di suicidio, questo la pone sotto Osservazione, sospendendo la sua probabilità di accedere al programma degli Aspirati. L'eventualità di perdere l'occasione per cui ha tanto faticato getta Lea in un spirale di ansia e paranoia, l'obiettivo di tutta una vita rischia di sfuggirle dalle mani, e poi, come mantenere ancora il segreto di aver visto suo padre?

 Non sarebbe rimasta a languire sulla Lista di Osservazione, col suo numero che rimpiccioliva col passare dei giorni, finche ́non fosse stato troppo tardi. Avrebbe fatto qualcosa che nessuno avrebbe potuto ignorare.
Costretta a frequentare delle sedute di counseling, Lea, viene a contatto con il Suicide Club, di cui fa parte suo padre.
Kaito, padre di Lea, è un sovversivo, se così lo possiamo definire. Fa parte di un gruppo di rivoltosi chiamato Suicide Club che ha scelto di ribellarsi al sistema, vivere la vita al massino, con tutti i suoi eccessi, e scegliere volotarimente quando morire.
Un'altra protagonista che fa la sua comparsa è Anja, che si occupa della madre che ha centocinquant'anni ed è viva solo perchè le sue parti sono alimentate artificialmente. Anja e Lea si incontreranno alle sedute di counseling e poi a una sessione del Suicide Club, e un mondo nuovo si svelerà davanti agli occhi di Lea. Un dilemma che la spingerà a considerare quale sia la giusta via tra l'essere mortali e vivere per sempre. Ministero o Suicide Club?





Il mondo descritto da Rachel Heng è inquietante, a tratti agghiacciante. Manipolazione del corpo, riparazioni, sostituzioni di pezzi, dieta ferrea, nemmeno livelli di cortisolo alti sono consentiti. Lea è rigidissima nel mantenere il controllo delle sue condotte, proprio perchè i suoi geni le hanno permesso di poter essere considerata una Aspirante, fortuna che non è toccata a suo fratello.
Le riflessioni che emergono dalla lettura di Suicide Club sono tante, attuali e toccano temi etici, come l'eutanasia, a cui tutti siamo sensibili. Nell'epoca in cui ci affanniamo ad inseguire l'eterna giovinezza, cercando di elaborare delle formule magiche che ci possano garantire l'elisir di lunga vita, il vero interrogativo è: qual è il prezzo di tutto ciò? Cosa e quanto è affidato alla volontà personale?
Nel caso del mondo immaginato dalla Heng, le persone non hanno piena libertà di scelta se vivere o morire. Quanto la medicina e la scienza si sta spingendo oltre i limiti dell'accettabile, e quando più che aiuto nel migliorare la qualità di vita, il progresso diviene accanimento terapeutico?
Portato alle sue estreme conseguenza,ilmondo immginto in Suicide Club parla anche di lotta di classe, perchè solo una certa fetta di privilegiati ha possibilità di accesso all'eternità. Tutto questo avviene però a scapito della libertà di decidere responsabilmente e in piena consapevolezza, senza essere costantemente osservati, con la paura di aver detto la cosa sbagliata.
L'ambientazione di una New York futuristica è stata suggestiva ma allo stesso tempo angosciosa. Un libro originale e intelligente. L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è stata la costruzione del personaggio di Lea. Per tutta la lettura ho avuto l'impressione di trovarmi davanti ad un'adolescente, non una donna di cento anni.
Non so quale sia la vostra idea, ma io non so se riuscirei ad abbandonare tutti i piaceri della vita per inseguire la vita eterna.


Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap