giovedì 4 aprile 2019

L'ORSO E L'USIGNOLO, KATERINE ARDEN. Revirew party.

TITOLO:  L'orso e l'usignolo
AUTORE: Katherine Arden
EDITORE:Fanucci
PAGINE: 304
PUBBLICAZIONE: 3 aprile 2019
GENERE:fantasy
PREZZO: € 18,00 cartaceo; 4,99 ebook
In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësa tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell'inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può "vedere" e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell'intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l'unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l'Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini. Nell'incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy.



Miei cari lettori, oggi vi parlo di una fiaba potente e evocativa, un fantasy di ambientazione russa, nella fredda tundra siberiana: L'orso e l'usignolo
Edito da Fanucci, esso è il primo libro di una trilogia fantasy dell'esordiente Katherine Arden, affascinante e piena di tutti gli elementi che possono piacere agli amanti degli scenari naturalistici, inquietanti e oscuri.
In uno sperduto villaggio della Russia vive Vasilisa, o Vasya, ultima di cinque figli, la cui nascita ha provocato la morte della madre. Lei è una bambina dalla forte personalità, amante della natura, dalla tempra ribelle e avventurosa, tanto che riesce sempre a cacciarsi nei guai.
Gli abitanti del posto credono nell'esistenza di creature magiche e demoni, questi ultimi soprattutto, possono muoversi tra gli uomini. Vasilisa è in grado di vedere le creature che dimorano nelle case e nei luoghi che circondano il villaggio, spiriti che come numi tutelari vanno temuti, rispettati e venerati, affinchè non si palesi il grande "demone dagli occhi blu".
C’era una volta, non molto tempo fa
quando tutto l’anno crescevano i fiori
quando i giorni eran lunghi
e le notti stellate
e gli uomini vivevano senza timori
Quando il padre di Vasya si risposa e porta al villaggio la nuova moglie, Anna, questa, spaventata da tanta superstizione, appoggiata da un fervente prete, Konstantin, vieta alla ragazza di continuare i culti che ha sempre osservato. I medesimi divieti sono estesi a tutti gli abitanti del villaggio, e come spesso accade quando due posizioni spirituali si scontrano senza nessuna mediazione, cominciano a succedere cose brutte.
La trama de L'orso e l'usignolo è molto articolata e copre un arco temporale vasto. Assistiamo alla crescita di Vasilisa che da ragazzina dallo spirito selvaggio si trasforma in una giovane donna senza perdere la propria determinazione.
 «Io porto il gelo» disse la voce. Vasja non pensava che fosse l’animale a parlare. «È la mia ira e il mio avvertimento. Ma tu sei coraggiosa, devuška, pertanto desisto. In virtù di un’offerta.» Fece una breve pausa. «Ma la paura non mi appartiene, e nemmeno il fuoco. La tempesta sta per arrivare, e il gelo non sarà nulla al confronto. Solo il coraggio vi salverà. Ma se la tua gente ha paura, allora è già perduta.»
Come personaggio mi è piaciuto molto perchè riflette una figura dall grande forza, cresciuta in un posto in cui tutti la ritengono una strega a causa delle sue doti particolari.
Questo però non la spezza ma la rende ancora più combattiva, una vera e propri eroina fiabesca, misteriosa, affascinante, indomita.
Vasya trasuda coraggio e libertà e all'interno di uno scontro infuocati tra culto tradizionale e religione nuova, rappresenta un nodo crucile per dirimere una questione piuttosto spinosa. Leggendo L'orso e l'usignolo si ritrovano molti elementi legati al folklore russo, magia, riti e credenze particolari che cercano di essere oscurati dall'arrivo del nuovo prete, una figura losca e inquietante.
 
 «Nemmeno le fanciulle delle favole si ritrovano sempre felici. Alenuška fu trasformata in un’anatra e dovette guardare la strega cattiva uccidere i suoi pulcini.»

Un worldbuilding costruito com mestria che cattura il lettore nelle proprie spire oscure, trasmettendo la giusta dose di tensione, senza mai diventare claustrofobico.
La scrittura della Arden ha una prosa intrisa di lirismo, che se da un lato rallenta l'andatura della narrazione, dall'altro imprime un certa fascinazione, un'aura magica e fiabesca.
Un storia molto intrigante, ricca di descrizioni e con una struttura molto articolata. In alcuni momenti ho  faticato a mantenere il filo delle vicende ma tutto sommato è stata un lettura intrigante e particolare. L'autrice riesce a trsmettere molte sensazioni legati agli elementi che costruiscono l'ambientazione: il clima rigido, la magia, la paura legata al demone, e questa è la dote più grande di 
Katherine Arden.
 



Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap