TITOLO: Macchine mortali 4 (Pianura oscura)
AUTORE:Philip Reeve
EDITORE: Mondadori
PAGINE:273
PUBBLICAZIONE: 15 ottobre 2019
GENERE: Distopico
PREZZO: € 18,00 cartaceo; 9,99 ebook
La Storia ci insegna proprio questo: che la vita va avanti, anche se i singoli individui muoiono e intere civiltà vengono distrutte; che le cose più semplici durano, ripetute in eterno dalle nuove generazioni. Sono passati sei mesi dalle vicende raccontate in Congegni infernali e Londra è ormai il fantasma della città che era un tempo. Wren sta iniziando a godersi la sua nuova vita da aviatrice, e non può nemmeno lontanamente immaginare che il padre Tom, che soffre ancora terribilmente per la mancanza di Hester, la stia tenendo all'oscuro di un'informazione molto importante che lo riguarda. Quando entrambi, per portare a termine una missione, fanno ritorno a Londra, scoprono che in quel che rimane della città predatrice si nasconde un segreto che potrebbe finalmente porre termine alla guerra. Ma cercare di portarlo alla luce, nel poco tempo che hanno a disposizione, potrebbe mettere a rischio le loro vite. Nel frattempo, molto lontano da lì, a loro insaputa, Hester è costretta a fronteggiare un nemico potente che, se non verrà fermato per tempo, potrebbe usare l'arma di cui è in possesso per distruggere l'umanità intera.
Noi stiamo qui su questa piana scura,
straziati da confusi allarmi di battaglie e ritirate,
dove eserciti ignari si scontrano di notte.
Siamo arrivati al capitolo finale della serie distopica scritta da Philip Reeve, Macchine Mortali. L'autore ha dato vita a degli spunti sicuramente interessanti immaginando un mondo in cui le città sono diventate delle enormi macchine che si spostano, i cui ingranaggi sono in grado di fagocitare letteralmente altre città. Al centro di questo scenario vi è la città di Londra che è rimasta una delle più potenti, dove vive Tom, giovane Apprendista Storico, le cui vicende si intrecceranno con quelle di una misteriosa ragazza in cerca di vendetta, Hester Shaw.
Nel corso dei vari libri ci sono tanti personaggi che hanno fatto la loro comparsa e sicuramente alcuni lasciano più segni di altri, per non dire che di alcuni si perde il senso della loro comparsa.
Il protagonisti del primo capitolo, Tom e Hester ci vengono raccontati per un arco temporale abbastanza lungo, per cui abbiamo modo di seguire parecchie vicende e il loro evolversi nel corso del tempo. Nel terzo libro, poi, sarà protagonista anche Wren, la figlia ribelle di Tom ed Hester che darà del filo da torcere ai genitori a causa del suo comportamento avventuroso. Chissà da chi avrà preso?
Una nuova era è ora in vista, la guerra tra le città sembra essere conclusa, portando con sé pace e prosperità. Non tutti però vedono di buon occhio uno scenario di questo tipo.
In questo ultimo capitolo il destino della terra sta per essere deciso, mentre Tom ed Hester sono separati, trovandosi a vivere un'ulteriore dura prova sul piano personale.
Macchine Mortali, pianura oscura, ha il sapore della fine. Philip Reeves ha tirato fuori nuovi elementi, ma, soprattutto, ha dato risposta ad alcuni quesiti aperti.
Uno stile di scrittura, quello di Philiph Reeve che nel corso dei vari libri è diventato più maturo, affrontando maggiormente aspetti emotivi e morali quali la compassione, l'onestà, il rispetto, l'amore filiale, il perdono, l' amicizia, e l'amore. Prospettive che sono state espresse nella trama, attraverso i vari personaggi che vivono esperienze diverse e caratterizzanti.
Non solo azione, quindi, un tratto che in tutti e quattro i libri si mantiene solido e ricco, tuttavia ad un certo punto mi è mancato qualcosa. Non voglio dire che non mi sia piaciuta la serie o la sua evoluzione, ma inevitabilmente, dopo quattro libri, è fisiologico incontrare dei punti meno graditi.
In particolare la cosa che mi ha fatto storcere un po' il naso è il fatto che Tom, nonostante l'età, abbia mantenuto la sua ingenuità. Sembrerebbe una cosa positiva, ma se vivete in un mondo steampunk pieno di insidie, tirare fuori un po' di carattere è parecchio utile. Su Hester non mi pronuncio perchè non sono riuscita a simpatizzare con lei e con il suo carattere volubile che con il tempo non fa altro che peggiorare.
Il climax è diviso in due parti, una che si svolge tra le rovine di Londra e una in una casa solitaria su un lago in una valle dell'Himalaya chiamata Erdene Tezh.
Il finale, seppur giusto, che mi ha lasciato un senso di nostalgia che capirete se leggerete questa serie fino alla fine...
«Sono una macchina dei ricordi» replicò.
«E cosa ti ricordi?»
«Ricordo l’epoca delle Città Trazioniste. ricordo Londra e Arkangel, Thaddeus Valentine e Anna Fang. Ricordo Hester e Tom.»
copia gratuita fornita da Mondadori
Nessun commento:
Posta un commento