giovedì 21 novembre 2019

AMERICAN PRINCE, SIERRA SIMONE. Recensione in anteprima.

TITOLO: American Prince
AUTORE:Sierra Simone
SERIE: New Camelot trilogy 2.
EDITORE: Triskell Edizioni
PAGINE: 352
PUBBLICAZIONE: 21 novembre 2019
GENERE: Erotic romance
PREZZO: € 4,99 ebook, 13,00 cartaceo

Sono stato molte cose.
Sono stato un figlio e un fratellastro. Un capitano dell’esercito e un Vicepresidente. 
Ma solo con Lui sono un principe. Il suo principino. 
Solo con Maxen e Greer il mio mondo ha un senso, solo tra di loro posso trovare la pace dai demoni che mi perseguitano. Ma gli uomini come me non sono destinati a essere felici. Non ce lo meritiamo. E avrei dovuto immaginarmelo che un amore intenso come il nostro fosse una lama a doppio taglio. 
Mi chiamo Embry Moore e sono al servizio del Presidente degli Stati Uniti d’America... per ora. 
Questa è la storia di un principe americano.


Vi è mai capitato che una storia, un personaggio, delle frasi, vi rigirino nella testa in maniera incessante anche giorni dopo aver terminato la lettura? 

Ecco, è quello che mi è capitato con American Prince, secondo capitolo della New Camelot trilogy di Sierra Simone. 

Ogni volta che leggo un nuovo libro di Sierra Simone penso che non potrà sconvolgermi più di così, e invece, riesce a spingersi un po' più oltre la mia comfort zone. Il risultato però non è quello di allontanarmi dalla lettura, ma la creazione di una sorta di dipendenza, una strana fascinazione che mi spinge a volerne ancora. Nonostante la sensazione pressante che accadrà qualcosa che non mi piacerà, che mi spezzerà il cuore, che mi lascerà fremente di spasmodica attesa per il prossimo capitolo, ho macinato le pagine ad una velocità supersonica e ora mi trovo orfana di Embry, Ash e Greer. 
In American Prince ritroviamo l'infuocata threesome tra il Presidente degli Stati Uniti, la sua bellissima moglie e il Vicepresidente, ma l'autrice punta la lente d'ingrandimento sulla figura di Embry Moore e la nascita della sua relazione illecita con Maxen Colchester fino all'incontro con Greer Galloway, per arrivare ai recenti fatti che abbiamo conosciuto in American Qeen. 
Della trama non so cosa dirvi per non svelarvi troppo e togliervi il piacere di lasciarvi trasportare da vicende piene di intrighi e lussuria. L'amore in tutte le sue forme è il filo conduttore che guida i protagonisti di questa indimenticabile serie, e proprio come succede nella famosa leggenda di Re Artù, il suo "Lancillotto" avrà un ruolo cruciale nel grande disegno degli eventi. 
Ho incontrato un re quando avevo ventun anni.
Ma non corriamo troppo.
Cominciamo prima da me, Embry Moore...
Embry Moore, ricco, viziato principino. Figlio di una vicegovernatrice, uno che ha avuto una vita apparentemente facile, circondato dagli agi e dal lusso, conoscerà cosa significa sacrificare se stesso per amore, per un sentimento così grande e profondo da non poter essere spiegato a parole. 
Quando ho cominciato American Prince non sapevo cosa aspettarmi, nutrivo delle perplessità sul modo in cui l'autrice aveva strutturato l'andamento della trama, perchè troppo presa dal colpo di scena finale presente in American Queen, avevo vissuto le digressioni sul passato di Embry come un fastidioso spostamento del fulcro delle vicende. Mi sono ricreduta subito, però, sapevo che di Sierra Simone potevo fidarmi e una pagina alla volta sono stata rapita da questo principe dissoluto, dalla sua indolenza, dal suo fascino peccaminoso e sfrontato, tipico di chi non ha nulla da chiedere alla vita perchè ha già tutto. Embry è uno sfacciato edonista, si butta senza scrupoli in ogni sorta di esperienza godereccia, e vive la vita con la costante sensazione di affondare, di annegare in un mare di sensi di colpa, incurante persino della morte. Con questo cinismo decide di arruolarsi nell'esercito e combattere una guerra che non sente sua. Quando la sua strada si incrocia con quella del Maggiore Maxen Colchester, il ragazzo egoista e dissoluto vive una vera e propria frattura tra quello che è, e la spinta che lo conduce a Maxen senza soluzione di continuità. Una forza inarrestabile, incontrollata, temuta per la sua furia, e lo rende inerme di fronte a quel cipiglio autoritario, glaciale e pieno di non detti.


Lui, che non aveva mai avuto riguardo per niente e per nessuno, si sente travolto dal senso di colpa, dalla vergogna per quello che rappresenta la sua esistenza, per come l'affascinante Maggiore lo fa sentire: piccolo, inerme e in balia dei suoi istinti più animaleschi. 
E così, tra le fredde lande desolate della Carpazia, mentre infuria una guerra sanguinaria, un'altra battaglia si compie, una che durerà più di quattordici anni e consuma di struggente passione Embry e il futuro Presidente. 
Embry Moore è un personaggio che è stato capace di spaccarmi letteralmente in due. Ancora adesso non sono sicura se amarlo o odiarlo. Ho provato una pena infinita per questo ragazzo in balia di se stesso, divorato dalla colpa che sente di non meritare nulla, che eccede in ogni sua manifestazione quasi a voler costantemente dimostrare la sua idea di non meritare di essere vivo. 

Ero cresciuto intorno al potere, intorno a quel tipo di persone che esercitavano autorità senza alcuno sforzo, ma per quanto mi riguardava, avevo passato quasi tutta la vita evitando qualsiasi responsabilità. Le conseguenze erano qualcosa da cui scappare con fascino e adulazione, e misuravo il valore degli altri da quanto divertimento riuscivano a darmi. Non avevo alcuna esperienza nel prendermi cura degli altri… a malapena riuscivo a tenere me stesso fuori dai guai.
Infatti, di rado mi scomodavo. Perché avrei dovuto, quando i guai erano di solito un grande spasso per tutti quelli coinvolti?
So che questo mi fa sembrare alquanto egoista, e lo ero. Ero un bambino cattivo ed egoista, che poi è diventato un uomo cattivo ed egoista… ma non confondete l’egoismo con l’inconsapevolezza. Ero consapevole di quanto fossi cattivo. Sapevo quanto fossi peccaminoso, anche se dicevo a me stesso di non credere nel peccato.
L'amore per Ash lo cambia, rendendolo più maturo, dedito al sacrificio, per il bene delle persone che ama. Così Embry comincia a percorrere una strada che lo porterà ad anteporre gli altri a se stesso e anni di abnegazione e silenzi hanno scavato profonde voragini in cuore già fragile. Quando la misura sarà colma, quando la vita chiederà gli interessi per tutti i segreti di cui si è fatto carico pur di non far soffrire Ash, Embry brillerà come un antico ordigno inesploso, travolgendo tutto e tutti e rimescolando le carte in tavole, quando i giochi sembravano già decisi. 
Ho amato profondamente Embry, soffrendo con lui per l'impossibilità di vivere liberamente il suo amore per Ash, ma l'ho odiato altrettanto per il modo in cui ha saputo essere crudele per allontanare le persone. Lo scudo di indifferenza dietro il quale si trincera è scalfito solo da Ash e dalla dolcezza di Greer con la quale condivide l'amore per Ash e la sensazione di essere perfettamente incastrati quando sono tutti e tre insieme. 
In American Prince, Sierra Simone intesse ancora più profondamente una rete di riferimenti alla leggenda di Re Artù, ed Embry viene raffigurato ora come un giovane Patroclo, ora come un prode Lancillotto che sedotto dalla perfida Abilene finisce con lo sferrare un duro colpo alla corte del re che tanto ama. 

Penso ancora che sia bellissimo al chiaro di luna, mi ha detto una volta Ash, e adesso lo vedo. Forse tutti sono più belli al chiaro di luna, ma solo Embry può apparire così, come un principe voluttuoso dopo che le candele sono state spente, lasciato da solo con il suo rimpianto e dolore. Come una statua antica, scheggiata e crepata, ma che rimane comunque l’emblema della bellezza maschile. Ma con Embry tutte le schegge e le crepe sono all’interno, visibili solo nel bagliore gelido di quegli occhi azzurri, la smorfia amareggiata delle sue labbra quando pensa che nessuno lo stia guardando.

E poi, colpi di scena che vi lasceranno senza fiato, tra la presenza oscura di Merlin che manovra da sempre le loro vite, e una Nimue, custode di uno scabroso segreto capace di distruggere Ash. 
Greer sarà sempre presente, ma la sua figura è oscurata dal carisma di Embry e dalla dolorosa bellezza della storia dell'amore di Ash ed Embry. 
Un vortice di emozioni, caldo, scabroso, capace di sconvolgere i miei pensieri e di farmi arrossire. Sierra Simone non si risparmia nulla e le scene di sesso e di dominazione sono spinte fino al limite estremo. 

Desideravo ardentemente la sua rabbia, desideravo ardentemente dolore per mano sua; me lo meritavo, no? E se mi faceva male, se mi usava, allora forse potevo fare finta che eravamo pari. Il debito era pagato. L’avevo ferito in un modo, lui mi avrebbe ferito in un altro.
Giusto, giusto, giusto. Era giusto.
Alla fine sono arrivata all'ultima pagina con gran senso di smarrimento, confusa sui sentimenti che provavo per tutti i personaggi, con uno sconvolgimento della trama che non mi aspettavo, persa in congetture sul futuro che turbano i miei sogni. 
Con uno stile curato, una profonda conoscenza della letteratura e dei miti, Sierra Simone si mostra ancora una volta capace di maneggiare una trama in cui i continui riferimenti letterari sono colti e puntuali. Questo a volte cozza con l'eccessiva sessualizzazione dei protagonisti, ma ho imparato ad amare questa autrice per i suoi eccessi, per la sua capacità di lasciarmi senza fiato. 
Non so se potrò aspettare fino all'uscita di American King, potrei non resistere e leggerlo in lingua originale. In ballo c'è un regno, un grande amore, una donna da proteggere e un segreto innominabile da custodire, ed io sono troppo impaziente di sapere, capire, schierarmi, o farmene una ragione.





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