mercoledì 26 agosto 2020

MIA INQUIETA VANESSA, KATE ELIZABETH RUSSELL. Review party.

     

  TITOLO: Mia inquieta Vanessa
AUTORE: Kate Elizabeth Russell
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 421
PUBBLICAZIONE: 26 luglio 2020
GENERE: Fiction/Narrativa
COSTO: € 10,99 ebook, -- 20,00 cartaceo 

2000. Delusa dalla fine di un’amicizia e alle prese con le prime difficoltà della vita ma ambiziosa e impaziente di diventare adulta, Vanessa Wye ha quindici anni quando affronta il secondo anno di liceo alla prestigiosa Browich School e inizia una travolgente relazione con Jacob Strane, il suo magnetico insegnante di letteratura di quarantadue anni.
2017. Quasi vent’anni dopo, quando iniziano il movimento #MeToo e l’ondata crescente di accuse verso uomini potenti, arriva infine la resa dei conti. Strane viene accusato di abusi sessuali da un’altra ex allieva, che contatta Vanessa chiedendole di fare lo stesso e denunciare il professore. Vanessa è inorridita, perché è sicura che la relazione che ha avuto con Strane non sia stata un abuso. Era amore. Di questo è certa. Costretta a ripensare il suo passato, a ripercorrere tutto ciò che è accaduto, Vanessa deve ridefinire la storia d’amore mai davvero finita che ha segnato la sua esistenza, e deve affrontare la possibilità di essere una vittima, e solo una delle tante. Si ritrova improvvisamente di fronte a una scelta impossibile: rimanere in silenzio, ferma nella convinzione di avere agito volontariamente quando ha iniziato la relazione da adolescente, o guardare con altri occhi se stessa e gli eventi del suo passato. Ma come può rinnegare il suo primo amore, l’uomo che l’ha trasformata radicalmente ed è stato una presenza costante nella sua vita? È davvero possibile che colui che tanto ha amato da ragazzina e che ha sempre professato di adorare solo lei possa essere così diverso dall’uomo in cui ha sempre creduto?
Alternando il presente di Vanessa e il suo passato, la storia affianca memoria, trauma e l’emozione mozzafiato di una adolescente che scopre il potere che può esercitare il proprio corpo.

...il mondo è fatto di storie che si intrecciano all’infinito, e ciascuna è valida e vera.
Se dovessi descrivere Mia inquieta Vanessa in una sola parola, farei molta fatica a trovare un unico termine in grado di esplicitare ciò che questa lettura ha suscitato in me. Da giorni le parole si affollano, si sovrappongono, si spintonano l'una con l'altra nel tentativo di comporre pensieri coerenti. La verità è che poche letture sono in grado di sconvolgermi, entrarmi dentro e lasciare tracce durature. Non credo che sia una verità assoluta, la potenza di questa storia, ma in me ha avuto un effetto detonante, un urlo che si infrange e sbatte e tra le pareti della mia testa. 
Non ci vuole molto a immaginare che nell'era del movimento #MeToo Mia inquieta Vanessa assuma un significato particolare. Leggendolo, in realtà, non è così facile farsi delle idee precise, tanto da indurmi in una situazione di sospensione di giudizio che mi ha permesso di apprezzare la storia dalla prima all'ultima pagina. 
Kate Elizabeth Russell ci trascina nelle vorticose vicende di Vanessa Wye e insieme a lei , vaghiamo tra presente e passato, ripercorrendo gli anni della sua adolescenza, quando giovane liceale di una prestigioso collegio, Browich School, inizia una relazione scabrosa con il suo insegnante di letteratura. 
Vent'anni dopo, Jacob Strane viene accusato di aggressione e molestie da una sua studentessa. Il movimento #MeToo è oramai diventato una forza inarrestabile e su questa scia Strane rischia di perdere tutto. Lo scandalo che travolge Starne costringe Vanessa a ripercorrere gli anni della sua adolescenza e guardare quella relazione con una lente diversa. Com'è possibile che l'uomo che ha amato sia accusato di un crimine così orrendo? Questo farebbe di lei una vittima che non è perchè la loro è stata una travolgente storia d'amore, insolita è vero, ma si è trattato di amore.
Cosa segna il confine tra lecito e illecito, tra consenso e coercizione? La storia di Vanessa sembra simile a quella di tante ragazze assetate di attenzione, giovani Lolite o trasformate in parodie di donne mature?
𝑵𝒐𝒏 𝒈𝒍𝒊𝒆𝒍𝒐 𝒅𝒊𝒄𝒐, 𝒎𝒂 𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒉𝒐 𝒍’𝒊𝒎𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒆𝒔𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒖𝒊 𝒔𝒕𝒂 𝒇𝒂𝒄𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒂 𝒎𝒆: 𝒎𝒊 𝒔𝒑𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒆 𝒎𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒎-𝒑𝒐𝒏𝒆, 𝒇𝒂𝒄𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒅𝒊 𝒎𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂 𝒏𝒖𝒐𝒗𝒂.

Una differenza d'età di trenta anni, un uomo magnetico e affascinante e una quindicenne bisognosa di non essere più invisibile. 
E' facile intravedere come sia facile per un predatore scegliere il proprio obiettivo, fiutare le debolezze di una ragazza e far leva su quelle, sul senso di inadeguatezza, solleticando la vanità di chi si sente l'ultima degli ultimi. Strane è bravo con le parole (in fondo è un docente di letteratura), un seduttore capace di stravolgere gli eventi a proprio piacimento. 
Plasmare una mente ancora giovane e in formazione è facilissimo per lui, tanto che per Vanessa e difficile scindere ciò che è giusto, da ciò che è sbagliato. Lui si è insinuato così tanto dentro Vanessa che appare come un suo prolungamento. 
Anni dopo Vanessa è ancora in contatto con Strane, ma la sua vita è compromessa dai tentacoli oscuri di un uomo che non le ha permesso di andare avanti come una ragazza normale. 
Il trauma si è radicato così a fondo da non permetterle di individuarlo. Quella che ci racconta Vanessa sembra essere un'altra storia, una di quelle drammaticamente romantiche vissute dalle eroine della letteratura che tanto ama. 
Penserete che Vanessa sia un narratore inattendibile, ma non è così. Ad un certo punto mi sono sentita uno spettatore che guarda gli eventi attraverso due visuali distinte: quelle di donna integra e quella di Vanessa completamente immersa nel trauma.
Eppure, negli anni, qualcosa ha sempre premuto per uscire allo scoperto. Parole vomitate improvvisamente, incontenibili, una necessità vitale di far uscire tutto quello che le è accaduto per poi inquadrarlo nuovamente all'interno di una cornice di consensualità. 
Non è facile capire Vanessa, soprattutto se certe cose non si sono vissute veramente. Mia inquieta Vanessa mi ha spinto a una profonda riflessione sul modo in cui ogni persona elabora le esperienze traumatiche. Molte vittime hanno l'esigenza di portare tutto fuori, esternalizzare il trauma e farsi aiutare dagli altri. C'è però una parte di queste vittime che per proteggersi e non cadere a pezzi hanno la necessità di tenere tutto dentro. Questo le rende complici? Non sta a me giudicare, ma posso esprimermi sul danno che può fare un uomo che manipola una ragazzina di quindici anni, approfittando degli anni migliori della sua vita, con la consapevolezza di tenerla legata a sè attraverso il senso di colpa. 

(...) ho l’impressione che quello che vuole davvero sia lasciare parte di sé dentro il mio corpo, il segno del suo possesso, (...) qualcosa di più duraturo. Vuole essere sicuro che lui ci sarà sempre in me, in qualunque circostanza. Vuole ricoprirmi delle sue impronte, imprimerle su ogni muscolo e su ogni osso.

Mia inquieta Vanessa è un vero pugno nello stomaco, uno schiaffo in faccia alla facilità con cui spesso si giudica chi parla e chi tace. L'animo della protagonista viene sezionato, eviscerato, analizzati in ogni sua parte alla luce del suo rapporto morboso con Strane. Un legame indissolubile tra vittima e carnefice che sarebbe troppo facile ridurre a Sindrome di Stoccolma. 
Vinta da una morbosa curiosità sono andata alla ricerca di ogni notizia riguardo all'autrice, chiedendomi se in Vanessa ci fosse un po' di lei. Poi mi sono detta è giusto spingere un autore a confessare se il suo libro ha del biografico o meno? Non è lo stesso errore che fa chi vuole spingere Vanessa a raccontare la sua storia? Non ha a che fare anche questo con il consenso?
E dopo aver perso il sonno con questa meravigliosa e cruda lettura, vale la pena approfondire la letteratura citata all'interno della storia, da Edith Wharton a Nabokov, da Swift a Sylvia Plath. 
Se questo è l'esordio di Kate Elizabeth Russell terrò d'occhio i suoi prossimi lavori, anche se sarà difficile eguagliare l'intensità della voce di questa oscura e tormentata ragazza di nome Vanessa, rimasta cristallizzata al momento in cui la sua vita è cambiata a dispetto del tempo trascorso.





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