lunedì 12 ottobre 2020

THUNDERHEAD, NEAL SHUSTERMAN. Review party.



TITOLO: Thunderhead
AUTORE: Neal Shusterman
SERIE: Arc of a Scythe 2.
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 471
PUBBLICAZIONE: 13 ottobre 2020 
GENERE: Fantasy Distopico
PREZZO: €  10,99 ebook; 20,00 cartaceo

In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci.
Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti.
Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente.
Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento.
Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

Torna il suggestivo universo distopico creato dalla geniale penna di Neal Shusterman: un mondo perfetto, senza più malattie, guerre, fame, dove la morte è stata sconfitta ma per ristabilire gli equilibri alcuni devono scomparire per mano di individui definiti Falci. Abbiamo imparato a conoscere l'operato di queste Falci e il loro processo di "spigolatura". Non tutte le Falci però pongono fine alla vita degli uomini allo stesso modo, e non tutte sono mosse da nobili intenti (sempre che il fatto di togliere la vita possa avere qualche sorta di lato buono).
Ritroviamo anche Rowan e Citra, i quali, dopo il loro travagliato apprendistato, hanno preso strade diverse, divenendo Falci.
Rowan si nasconde dietro un'identità fittizia e, indossata una veste scura, si arroga il compito di spigolare Falci. Lui ha deciso di essere il Maestro Lucifero ed è l'incubo di ogni Falce che compie il suo compito con empietà, egoismo e sete di potere. Quello di togliere la vita ad un'altra persona è un privilegio unico che va amministrato con sapienza e giudizio, e Rowan è pronto a ricordare alla Compagnia l'importanza di tale compito. Per questo motivo Maestro Lucifero toglie la vita in maniera irreversibile ad altre Falci immeritevoli.
Ovviamente la Compagnia è in subbuglio e cerca di spingere il Thunderhead, la grande intelligenza artificiale che governa il mondo, a prendere una decisione circa le azioni indebitamente compiute dal Maestro Lucifero, il quale si sarebbe appropriato del titolo di Falce senza esserlo veramente. Ma è risaputo che il Thunderhead, nella sua infinita onniscenza e imparzialità, non può nulla circa l'operato degli appartenenti alla Compagnia. 

Nonostante quello che potevano pensare le falci midmericane, Rowan amava la Compagnia. L’idea che, tra tutti gli esseri umani, i più saggi e compassionevoli fossero quelli che toglievano la vita per bilanciare l’immortalità era perfetta per un mondo perfetto. 
Dall'altro lato Citra è divenuta una Falce assumendo il nome di Madame Anastasia. La ragazza è mal vista dalla Compagnia a causa del suo modo di togliere la vita, ma nonostante tutto lotta per il suo metodo e le sue posizioni. Scegliere di dare ancora un mese alle persone, le quali decidono il modo in cui perire e nel frattempo riflettere sulla loro esistenza e/o di sistemare situazioni sospese, è visto come un segno di debolezza. 
Personalmente mi sono interrogata molto sulle idee di Citra e inevitabilmente mi sono chiesta se sia meglio morire subito o avere il tempo di abituarsi all'idea.
Non era quello il grande vantaggio di un mondo perfetto? Che non ci fossero limiti a cosa una persona potesse fare o diventare? Chiunque nel mondo poteva scegliere di essere quello che voleva. Peccato che l’immaginazione si fosse atrofizzata. Per la maggior parte della gente era qualcosa di ancestrale e inutile, come l’appendice, sparita dal genoma umano oltre cento anni prima. “Nella loro vita infinita e monotona, le persone rimpiangevano la vertigine dell’immaginazione?” si chiedeva Rowan. “Rimpiangevano l’appendice?”. 

Le difficoltà per Citra e Rowan non sono mai terminate e sull'orlo di una guerra che sconvolgerà il sistema delle Falci, i nostri due protagonisti ne vedranno di tutti i colori, osteggiati da nemici che vogliono la loro fine. E allora, sarà il momento in cui il Thunderhead deciderà di intervenire oppure lascerà che Falci senza scrupoli prendano le redini del potere?

Ancora una volta Neal Shusterman mette nero su bianco una storia avvincente e piena di colpi di scena. Durante la lettura, oltre all'azione e alle rocambolesche vicende dei protagonisti, il lettore ha modo di affrontare una serie di riflessioni e interrogativi attuali che interessano svariati campi. Questioni sulla vita e la morte, sul governo, la libertà di scelta e il senso del farsi giustizia da soli. 
Rowan e Citra si confermano due personaggi con caratterizzazioni interessanti e dai risvolti profondi. Ho adorato le idee di Citra e il modo in cui prende sul serio la sua posizione di Falce, interrogandosi parecchio sul significato della morte. 
Rowan dal canto suo è sempre stato sensibile e tormentato. Lacerato e diviso in due dagli insegnamenti ricevuti dal Maestro Faraday e da Goddard, le quali andavano da posizioni compassionevoli ad altre più egoiste e incuranti delle azioni compiute. La sua crociata contro le Falci corrotte e indegne del loro compito è un intento grande e nobile, ma forse troppo grande per non avere ripercussioni pericolose per la sua stessa vita. 
Il rapporto tra Rowan e Citra è complicato e il fatto che sono coinvolti in misura diversa nel cercare di sovvertire il sistema, non li aiuta di certo.
Come avrebbero potuto lei e Rowan avere un qualsiasi tipo di relazione quando erano obbligati a essere nemici fino alla morte? Anche ora che lui era perseguitato e lei portava il peso delle sue responsabilità di falce, come avrebbe potuto esserci qualcosa tra loro se non una disperata nostalgia?
La cosa che ho apprezzato maggiormente è lo spazio che Neal Shusterman riserva al Thunderhead. La grande intelligenza artificiale che governa il mondo nell'era post-mortale.
“Il Cloud” che si è evoluto in una forma più densa, complessa, onniscente e onnipotente è noto per essere imparziale ed al di sopra delle Falci. Durante la lettura, però, attraverso il diario in cui sono riportate le sue riflessioni, ci rendiamo conto che anche il Thunderhead probabilmente ha un'anima, dei sentimenti e cede alla lente del giudizio.
La separazione tra i poteri delle Falci e dello Stato garantisce una giustizia equa, rispetto e protezione. Ma nel momento in cui alcuni principi non vengono rispettati, è giusto rimanere nel proprio?
Un worldbuilding sempre più interessante, un universo distopico con molti parallelismi con la realtà. E' possibile creare un mondo perfetto? E se il Thunderhead facesse diversi esperimenti in scala ridotta per comprendere quale può essere il migliore dei mondi possibili? Quali sono le condizioni più favorevoli che garantiscono agli uomini di essere soddisfatti, vivendo in una società perfetta?



Il finale di Thunderhead è da infarto e apre a una nuova prospettiva che si svilupperà nel terzo capitolo della serie, attraverso un nuovo personaggio conosciuto in Thunderhead: Greyson Tolliver.
Se siete alla ricerca di una storia senza un pizzico di banalità, scritta in maniera superba e dal forte impatto emotivo e ideologico, Neal Shusterman saprà soddisfarvi pienamente.



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