lunedì 21 marzo 2022

LA MATERIA ALTERNATIVA, LAURA MARZI. Review party.



TITOLO: La materia alternativa
AUTORE: Laura Marzi
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 228
PUBBLICAZIONE: 8 marzo 2022
GENERE: Narrativa
PREZZO: € 9,99 ebook; cartaceo 18,00

I ragazzi che non fanno l'ora di religione si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che si definisce a partire dal suo contrario, una materia che ai consigli di classe non conta nulla, che non ha programmi e, nel caso dell'istituto professionale in cui ci troviamo, non ha nemmeno un'aula. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia. Si appropria di questa zona franca, questo spicchio di far west tra le ore di inglese e matematica, per mettere in discussione le loro idee sull'identità di genere, l'orientamento sessuale, il consenso. E per farsi ascoltare da questi adolescenti, che a volte non sanno nemmeno l'italiano e magari dopo la scuola spacciano o fanno da genitori ai loro fratelli, li provoca, li spiazza, chiede la loro opinione, ascolta la loro musica, racconta di sé e della sua visione del mondo. Se in classe è appassionata e intransigente, fuori dalla scuola la sua vita è caotica e piena di crepe; abita in un monolocale di diciotto metri quadri e pratica con convinzione la materia alternativa all'amore: cerca gli uomini quando è triste e si annoia, da loro vuole il gioco, la tenerezza, il piacere, rifugge dalla religione della coppia e non crede che fare un figlio e costruire una famiglia possa dar senso a una vita. La seguiamo per un anno scolastico dentro e fuori dalla classe – tra un collegio docenti, un flirt nato in un negozio di casalinghi e un tentativo di spiegare il sessismo ad Amal e Nadir – in un momento cruciale della sua esistenza, in cui è costretta a guardare in faccia alcuni dei suoi nodi irrisolti. A tenere insieme, in un cortocircuito fertile, una riflessione necessaria sul modo in cui facciamo scuola oggi in Italia e il ritratto di una giovane donna anticonvenzionale sono l'intelligenza, la dolcezza e l'autoironia del personaggio a cui Marzi regala corpo e voce.

Avevo creduto di risolvere la mia precarietà economica iniziando a lavorare per un’agenzia di comunicazione. Da ragazzina, mi domandavo se avrei mai accettato il compromesso di mettere il mio ingegno al servizio del capitale. Da ragazzina, mi rispondevo che non lo avrei di certo mai fatto.
Da insegnante precaria, quando ho letto la trama del libro di Laura Marzi e mi è stato proposto per una lettura, non ho saputo tirarmi indietro.
La protagonista insegna una materia molto particolare e che io, nei miei anni di precariato scolastico pensavo fosse una chimera, la materia alternativa alla religione cattolica.
Di cosa si tratta? Avete presente quando alcuni ragazzi sono esonerati dallo studio della religione cattolica, spesso per un credo differente? Ecco, allora dovrebbero fare qualcosa di alternativo.
Laura Marzi punta il faro su un fenomeno scolastico poco conosciuto e di cui lei stessa è stata protagonista. A studiare materia alternativa nell'istituto superiore in cui insegna la nostra protagonista sono ragazzini stranieri, un miscuglio di etnie con peculiari e personali problematiche che vanno oltre a quelle scolastiche e idee religiose proprie non coincidenti con quello che viene insegnato nelle nostre classi, nonostante ci professiamo uno stato "laico" con una scuola che dovrebbe rispettarne gli ideali.
Ho spesso avuto un rapporto contrastante con le insegnati di religione cattolica, a volte sfociati in veri e propri scontri, derivati dal profondo senso di scollamento avvertito nel tentativo di inculcare alcune idee lontane dai sentimenti di tolleranza e accoglienza. L'insegnamento della materia alternativa diviene per la protagonista l'occasione per parlare d'altro, per affrontare temi attuali, moderni, utili alla formazione di un pensiero critico. E nella scuola ci vuole coraggio a parlare di sesso, femminismo, razzismo, pornografia, droghe, discriminazione, facendolo con un linguaggio diretto, giovane, incisivo.



In questo libro ho ritrovato la descrizione della vita difficile di una scuola italiana che nonostante mille riforme sulla carta, nella realtà ha un sistema vecchio e un corpo docente con idee spesso stantie e irremovibili, incapace di stare al passo con bambini e ragazzi che vivono in un mondo che cambia velocemente, digitalizzato; ragazzi esposti a una moltitudine di stimoli e bombardati di immagini che spesso non sanno decifrare.
Pur lavorando con bambini più piccoli rispetto a quelli che compaiono nel libro di Laura Marzi, mi sono rivista molto nella descrizione di una diversità che spesso ti stupisce, caratterizzazioni speciali, sorprendenti, maturità che non ti aspetti e spesso pensi di non possedere neppure tu.
Inoltre, lavorando come insegnate di sostegno, comprendo perfettamente la marginalizzazione, l'atteggiamento sprezzante delle colleghe e la difficoltà di creare uno spazio che abbia valore per se stessi e per i propri alunni.
In La materia alternativa non parla solo di scuola, ma esplora anche il vissuto della protagonista, quello che si porta dentro a livello personale e familiare e come ogni insegnate coscienzioso, viene lasciato fuori dalla porta di ingresso dell'edificio scolastico in cui si lavora.
La sua è un'esistenza vissuta a rifuggire legami e sentimenti, costruendo una materia alternativa all'amore. Il suo passato familiare l'ha segnata e resa diffidente, eppure anche ai più cauti succede di trovare la "religione dell'amore", quella dimensione in cui poter stare e che ci permette di vivere i sentimenti in sicurezza.

Amando (...) e perdendolo, ho capito che cosa sia la materia alternativa dell’amore, o almeno che cosa vorrei fosse per me. Si fonderà sulla negazione della mia durezza, della diffidenza e della dipendenza. Si articolerà in giocosità, dedizione alla tenerezza, al sesso esplorativo, votato al raggiungimento del massimo piacere possibile concesso in dono a un essere umano. Si baserà sull’accordo, sulla condivisione di modi e visioni, rinnegherà la litigiosità. Quando finalmente ne diventerò prof, potrò essere anche io una fedele e diventare la priorità, per l’amore mio.

Un esordio riuscitissimo, e una scrittura senza fronzoli quella di Laura Marzi, che non si nasconde dietro orpelli stilistici. Mi è piaciuto leggere La materia alternativa e trovarvi temi reali e concreti. Soprattutto ho adorato la caratterizzazione della protagonista, una persona diretta, che non ha paura di scontrarsi ed esporre le proprie idee in un contesto spesso poco aperto al dialogo. Che poi la sua vita privata sia un vero e proprio disastro la rende ancora più vera e tridimensionale. Sicuramente saremmo state ottime colleghe.


Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap