TITOLO: Gruppo sostegno ragazze sopravvissute
AUTORE: Grady Hendrix
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 312
PUBBLICAZIONE: 11 luglio 2023
GENERE: Mystey Fiction/ horror
PREZZO: € 10,99 ebook- 21,00 cartaceo
Nei film horror, le ragazze sopravvissute sono quelle ancora vive quando scorrono i titoli di coda. Sono riuscite nella non facile impresa di superare la peggiore notte della loro vita…
Vincitore per la categoria migliore horror del 2021 dei Goodreads Choice Award, Gruppo sostegno ragazze sopravvissute aveva attirato la mia attenzione molto tempo fa e sono stata felice di aver avuto l'occasione di leggerlo.
Inizio col dire che le amanti dei film slasher, quella sottocategoria horror in cui un sadico assassino cerca di uccidere giovani ragazze attraverso armi da taglio, apprezzerà particolarmente questa storia e i suoi richiami cinematografici.
Essendo io stessa una vorace divoratrice di questo tipo di pellicole ho trovato il libro di Grady Hendrix molto intrigante.
Immaginate che le protagoniste di Nightmare, Non aprite quella porta, Halloween, Scream, esistano veramente e siano sopravvissute ai loro aguzzini. Cosa succede a ragazze che hanno superato un trauma tanto violento? Beh, forse non lo hanno mai superato.
Da qui Grady Hendrix costruisce l'idea che sei ragazze sopravvissute , ora sono diventate donne e ognuna porta con sè i segni di quello che hanno vissuto.
La storia è narrata dalla viva voce di Lynnette Tarkington. Sopravvissuta al massacro della sua famiglia ora Lynette vive una vita a metà. Guardinga, ossessiva, isolata, paranoica, la donna non esce mai di casa se non per fare la spesa e per recarsi al gruppo di sostegno, tenuto dalla Dott.ssa Carol Elliott, e che frequenta con altre donne sopravvissute: Marilyn Torres, Adrienne Butler, Dani, Shipman, Heather DeLuca e Julia Campbell. Le sedute durano da almeno dieci anni, tanto da far dubitare della sua reale efficacia, tra discussioni tese e bisogno di riconoscersi in qualcun altro e condividere un'esperienza.
Un sacco di donne sopravvivono alla violenza, tuttavia ciò che rende il nostro gruppo una piccola, tossica categoria a sé stante è il fatto che abbiamo ucciso i nostri mostri, o pensavamo di averlo fatto, e poi ci è successo di nuovo.
Quando una del gruppo non si presenta alla seduta il terrore inizia a riemergere e unito ad alcuni strani accadimenti fa sospettare che qualcuno ha l'obiettivo di terminare quello che altri mostri non sono riusciti a finire anni prima.
Inizia così una corsa folle da parte di Lynnette per cercare di capire se quello che sta succedendo è vero o è frutto delle sue solite paranoie e come lei il lettore è portato a pensare per buona parte della trama che tutto sia il frutto dei vaneggiamenti di una donna profondamente compromessa.
Ogni protagonista lo è ma ognuna ha trovato un modo diverso di reagire: chi si è data alla droga, chi è un'attivista, chi si è sposta e cerca di dimenticare. Per Lynnette è diverso, le sue ossessioni la tengono incatenata, la paura costante la rende guardinga e il suo unico amico è una pianta. Questo rende il suo comportamento spesso poco attendibile e allucinatorio, ma ho trovato tutto in linea con la storia.
Una scrittura veloce, inframezzata da stralci di appunti, colpi di scena, un po' di umorismo, molti riferimenti tra le righe. Da appassionata della vecchia scuola di horror slasher ho apprezzato questo libro, forse questa cosa mi rende una boomer ma tant'è!
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