Quando la timida signorina Eliza Balfour aveva sposato l'austero conte di Somerset, di vent'anni più anziano, era stato l'evento della stagione, anche se si trattava di un matrimonio di convenienza e lui non era il marito che lei desiderava. Ora, dieci anni dopo, Eliza è vedova e riceve in eredità una fortuna che potrà conservare a patto di stare alla larga dagli scandali. Dovrebbe essere semplice, Eliza ha passato una vita a seguire le regole, ma adesso, per la prima volta, è completamente padrona del proprio futuro e ha deciso di fare ciò che vuole. E quello che vuole è andare a Bath con sua cugina Margaret, dedicarsi alla pittura, imparare a guidare e flirtare con il più affascinante dei nuovi abitanti del luogo, il famigerato Lord Melville. Quando il suo comportamento coinvolge il nipote del defunto marito, che anni prima le aveva spezzato il cuore, Eliza dovrà rendersi conto che la libertà non è priva di conseguenze...
Dopo aver letto Manuale per signorine in cerca di un marito (ricco) non potevo certo lasciarmi sfuggire il ritorno di Sophie Irwin con Manuale per signorine in fuga dagli scandali.
La protagonista è Eliza Balfour la quale sposa giovanissima conte di Somerset, un uomo di vent'anni più vecchio di lei. Come potete intuire, quello di Eliza non è stato un matrimonio d'amore ma più che altro una transazione, il modo per rendere fede alle aspettative della famiglia. Eliza ci viene presentata come un personaggio remissivo che ha mortificato i suoi sogni e desideri per far fronte alle necessità di famiglia, come era in voga in epoca regency. Anche il suo cuore è stato mortificato perchè i suoi sentimenti bruciavano e continuano a farlo per Oliver, nipote del conte e ora erede del titolo.
Adesso il conte è morto, rendendo Eliza una giovane e, a quanto pare molto ricca, vedova. Sicura che la sua vita proseguirà in solitudine, ostaggio dei propri genitori e senza nessun erede messo al mondo, Eliza viene scossa dalla cugina che cerca di invogliarla a prendere in mano la sua vita.
Con la disponibilità economica può cogliere tutte le opportunità che le sono sfuggite di mano, l'importante è che rispetti una poco chiara clausola di moralità, pena la perdita dei possedimenti ereditati.
Nulla di più facile dal momento che Eliza non è mai stata una ragazza dai colpi di testa. Se cerchiamo un termine per definirla, le parole usate dal defunto marito nel testamento sono perfette: obbediente e devota.
Decisa a non rimanere chiusa nei ranghi dei termini usati dal conte, stanca di essere colei che è incapace anche solo di far aggrottare un sopracciglio, Eliza, contro il parere dei genitori sceglie di recarsi a Bath con la cugina e approfittare di tutte le opportunità che il soggiorno può offrirle. Eliza vuole sentirsi finalmente libera, libera di scegliere che abiti indossare, di dipingere tutto il giorno, spendere in modo frivolo.
Sulla falsariga di Persuasione di Jane Austen, Manuale per signorine in fuga racconta la la spinta alla rinascita di una timida ragazza perbene che decide di essere coraggiosa e concedersi le esperienze che si è negata con un matrimonio sbagliato. Nella sua vita ricompare il suo vecchio e incompiuto amore, Oliver, ma sarà arrivato finalmente il loro momento o certe occasioni mancate è meglio che rimangano tali?
In realtà non sarà tutto così semplice perchè a Bath farà la sua comparsa Lord Melville, affascinante libertino che potrebbe mettere a rischio la sua rispettabilità, soprattutto quando a giudicare l'onorabilità del suo comportamento spetta al nuovo conte di Somerset.
Come finirà questa storia ovviamente lo lascio scoprire a voi perchè la lettura di Manuale per signorine in fuga dagli scandali è davvero deliziosa, soprattutto se amate il genere regency.
Sophie Irvwin, attraverso un personaggio delicato come quello di Eliza, punta il faro sulla condizione della donna in un'epoca in cui nulla era lasciato alla scelta personale ma ogni decisione era presa da altri, famiglia e poi marito. Il decoro era la dote più preziosa ed Eliza ne ha sempre avuta così tanta da portarla come vessillo, eppure dedicarsi alle proprie aspirazioni come può rappresentare qualcosa di poco onorabile? Non dobbiamo però cadere nell'errore di considerare Eliza debole, tutt'altro, la sua forza d'animo l'ha portata a sopportare prima e poi a tentare di risorgere.
Ho adorato Melville, la sua sfrontatezza e la capacità di spingere Eliza ad assecondare le sue passioni senza curarsi dei pareri altrui. Ed è proprio questa la lezione più grande che dovrà imparare Eliza, il coraggio di essere finalmente se stessa, senza curarsi dei giudizi degli altri.
La lettura parte un po' lenta, ma ho adorato ogni singola pagina, la ricostruzione storica e i rapporti descritti, compresa l'amicizia tra Margaret e Eliza.
Sophie Irwin ha saputo attirare la mia attenzione con il suo primo libro, ma con la storia di Eliza mi ha definitivamente conquistata.
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