TITOLO: La Signora
AUTORE: E L James
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 468
PUBBLICAZIONE: 20 giugno 2023
GENERE: Contemporary romance
PREZZO: € 21,00 cartaceo; 10,99 ebook
Maxim Trevelyan, riluttante conte di Trevethick, ha inseguito la donna che ama fino alle terre selvagge dell'Albania. Dopo aver lottato per lei e averla conquistata, ora è costretto a sposarla secondo un rito albanese, anziché in Inghilterra, come invece desidererebbe. Ma un libertino come Maxim potrà mai essere un buon marito? E la sua stessa reputazione e i segreti scandalosi della sua famiglia aristocratica non finiranno per distruggere la sua ritrovata felicità? Alessia Demachi ha sfidato rapitori e trafficanti e ha conquistato il cuore dell'uomo che ama, ma saprà far funzionare questo matrimonio? Di fronte al torbido passato di Maxim, alla sua inaccessibile famiglia, agli sguardi e ai sussurri dell'élite londinese, riuscirà mai a essere considerata la contessa moglie di Maxim o resterà per sempre la sua ex donna delle pulizie? Dalle maestose montagne dell'Albania, attraverso l'idillica campagna inglese, fino al glamour ambiguo della Londra contemporanea, "La Signora" è un romanzo sull'amore, il desiderio, l'accettazione e la redenzione.
Sentivate la mancanza di E. L. Jame? Io pensavo di sì, finché non ho letto La Signora e ho faticato a riconoscere l'autrice che mi ha fatto passare alcune notti insonni nel leggere Cinquanta Sfumature.
Maxim Trevelyan, conte di Trevethick, ha lasciato la sua patria e fatto un grande percorso pur di ritrovare la donna di cui si è innamorato: Alessia Demachi.
Dall'Inghilterra all'Albania, dai salotti nobiliari alle umili mura della casa di Alessia, la coppia sarà ancora messa alla prova.
Gli eventi riprendono da dove si era interrotto il primo libro e devo ammettere che a distanza di quattro anni circa ho dovuto rispolverare The Mister per comprendere al meglio i nuovi eventi.
Maxim, in seguito alla morte del fratello Kit è il nuovo conte, e Alessia che era tra le grinfie del suo violento promesso sposo Anatoli viene liberata da Max.
Per assicurarsi di metterla a sicuro Max decide di sposare Alessia e per farlo deve sottostare alle tradizioni albanesi e tenere a bada il rigido padre di lei.
Sarà un matrimonio lampo per poter fuggire poi in Inghilterra il più in fretta possibile. Eppure questi giorni serviranno a mettere i nostri protagonisti di fronte alle prime differenze culturali e sociali.
Queste differenze saranno presenti anche a Londra dove la famiglia di Max non farà di certo i salti mortali alla notizia che Alessia è la nuova contessa di Trevethick. Nessuno la accetta o le perdona le sue umili origini, soprattutto il fatto di essere stato l'ex cameriera del conte. A questa pressione si aggiungono i dubbi di Alessia creati dal passato da libertino di Max. La fiducia è un sentimento che ha bisogno di tempo per essere nutrito e Max e Alessia hanno ancora molta strada da fare. Per fortuna l'amore che li unisce è forte ed entrambi sono determinati a lottare contro coloro che vogliono ostacolare la loro unione.
Il punto di vista è quello di entrambi, Max narra in prima persona e Alessia in terza e questo mi ha creato un po' di distacco con io personaggio di Alessia, oltre a non aver reso agevole la mia esperienza di lettura.
Vediamo un Max diverso, solerte, protettivo, insomma innamorato pazzo di sua moglie.
Alessia sboccia tra le mani di Max, accanto ad un uomo che la stimola ad uscire dal suo guscio, senza relegarla al ruolo di donna che le è stato inculcato nella sua cultura. Inoltre, non cede ai pregiudizi classisti di chi la considera sempre una serva, un'approfittatrice.
Alessia ama e venera Max, ma è anche capace di esprimere fermamente la propria volontà e questo si nota anche nella maggiore audacia tra le lenzuola.
La Signora è una storia dalla mole consistente, piccante e piena di intrighi.
Se cercate la James delle Sfumature ne sarete delusi perché questa è una storia totalmente diversa, una moderna Cenerentola che incontra il suo principe azzurro.
Il finale non è completamente chiuso, ma lascia presagire che l"autrice ha ancora qualcosa da dirci.
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