TITOLO: Non guardare indietro
AUTORE: Jessica Barry
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 312
PUBBLICAZIONE: 13 luglio 2021
GENERE: Thriller
PREZZO: € 9,99 ebook; 19,00 cartaceo
Mezzanotte. Cait Monaghan e Rebecca McRae si trovano in macchina su una strada desolata che attraversa il deserto del Nuovo Messico. Non si sono mai incontrate prima. Il lavoro di Cait consiste nel portare al sicuro donne in fuga senza mai fare domande. Come la maggior parte di loro, Rebecca sta cercando di scappare da qualcosa. C'è una ragione per cui Cait sceglie di aiutare delle sconosciute: anche lei ha un passato e sa cosa vuol dire essere inseguite. Entrambe hanno segreti da proteggere e le vite di entrambe sono in pericolo. Quando un camion arriva ad alta velocità alle loro spalle, in un primo momento le due donne pensano si tratti di qualche autista arrabbiato, ma capiscono in fretta che chiunque sia alla guida sta dando loro la caccia. Mentre aumentano i chilometri che si lasciano alle spalle e i pericoli che devono affrontare, il passato tenuto così faticosamente nascosto torna a perseguitarle. Qualcuno vuole morta una di loro, ma quale delle due? E quel qualcuno, considerata la vita che ciascuna di loro ha condotto, potrebbe essere chiunque. Se Cait e Rebecca vogliono sopravvivere, devono imparare a fidarsi l'una dell'altra e di se stesse. Ma la fiducia ha un costo, ed entrambe hanno già pagato un prezzo molto alto.
Due donne che non si conoscono. 322 miglia da percorrere. 6 ore. 1 assassino. Troppi segreti.
Ditemi se non sono gli ingredienti perfetti per un thriller mozzafiato?
Ero molto curiosa di leggere un libro di Jessica Barry e devo dire che le mie aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Non guardare indietro, uscito lo scorso 13 luglio per Mondadori, è un thriller adrenalinico, ipnotico, un vero e proprio page turner che non ha paura affrontare temi attuali e importanti come quelli dei movimenti femministi dell'era #MeToo.
Cait Monaghan è una venticinquenne che fa la barista in attesa di realizzare il sogno di diventare scrittrice. In seguito ad un brutto episodio che le è capitato decide di canalizzare la rabbia e la frustrazione aiutando donne in difficoltà. Il suo compito è quello di trasportare delle donne di cui in teoria non dovrebbe sapere nulla e condurle ad Albuquerque, nel Nuovo Messico. I viaggi si rivelano spesso lunghi, estenuanti e pericolosi, ma la soddisfazione dell'aiutare qualcuno che ha bisogno è una sensazione che ripaga da ogni fatica.
Questa volta la donna da portare è Rebecca McRae, un viaggio di sei ore attraverso il deserto, tra insidie e difficoltà.
Appare subito chiaro, infatti, che qualcosa non va. A poche ore dall'inizio del viaggio iniziano ad accadere degli strani imprevisti che le due donne non possono fare a meno di ignorare. Uno strano tizio che li osserva in una tavola calda, un'auto che cerca di speronarle e la benzina che improvvisamente finisce in piena notte e su una strada isolata. E non è ancora finita, qualcuno vuole ucciderle. Ma, vuole uccidere entrambe, oppure una di loro? Chi è l'assassino e qual è il movente?
Sia Cait che Rebecca hanno molti segreti da nascondere e qualcosa o qualcuno da cui fuggire e l'autrice gioca al gatto col toppo con il lettore, seminando indizi e confondendo le tracce in un turbinio eccitante di eventi.
Jessica Barry costruisce una trama non lineare che non solo procede avanti e indietro nel tempo, ma da voce a diversi punti di vista che in modo personale raccontano la propria storia. Passo passo cominciamo a conoscere Cait e Rebecca, il loro passato e cosa le ha condotte a quel viaggio.
Appare evidente, sin da subito che la verità e un concetto personale e ogni personaggio la interpreta a modo proprio.
Le vite di Rebecca e Cait finiscono con l'intrecciarsi, quando in realtà non dovrebbero sapere nulla l'una dell'altra, come impone il ferreo codice dell'organizzazione per cui lavora Cait.
Due donne diverse, in pericolo, le quali devono imparare a fidarsi per sopravvivere. Entrambe hanno dei segreti e una vita che ha tentato di schiacciarle, di togliere loro la capacità di scelta e la possibilità di autodeterminazione.
Cait non riesce ad emergere nel mondo dell'editoria e non può dare voce a quello che le è successo, sentendosi invasa dal senso di colpa come spesso accade a molte donne.
Rebecca ha annullato se stessa, perdendosi dietro la figura carismatica del marito, un noto uomo politico candidato al senato degli Stati Uniti.
Attorno alle figure di Cait e Rebecca ruotano altre figure, altre vite come quelle del senatore McRae, di Ken, Mike e Jake Forsythe.
Jessica Barry disegna un'ambientazione che crea un climax perfetto che suscita tensione e paranoia: il buio e l'arida desolazione del deserto, l'opprimente abitacolo dell'auto, i loschi figuri che popolano le strade di notte. Durante la lettura si ha la continua impressione che il pericolo sia dietro l'angolo, non sai mai di chi fidarti e le connessioni tra i vari personaggi si incastrano piano piano come pezzi di un puzzle.
Mi spiace non potermi addentrare di più all'interno della trama, ma per come è architettata la struttura narrativa rischierei di rovinare la vostra esperienza di letture. Non guardare indietro scopre le carte poco alla volta, si costruisce passo dopo passo attorno ai segreti ed agli intrecci tra i suoi personaggi che non sono solo le due protagoniste, Rebecca e Cait.
Come vi dicevo prima i temi affrontati sono molti, dalla violenza sulle donne (sessuale e psicologica), al movimento #MeToo e antiabortista.
Come lettrice donna mi sono sentita chiamata più volte in causa e in maniera parecchio veemente. Questa è una storia che non è solo un thriller ad lato tasso di suspense ma anche una storia di donne tremendamente attuale.
Un taglio cinematografico, quello di Jessica Barry, che rende Non guardare indietro una storia perfetta per una trasposizione sul grande schermo.
Una corsa contro il tempo, un thriller che ho trovato quasi perfetto.
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