mercoledì 3 giugno 2020

IL TACCUINO DELLE COSE NON DETTE, CLARE POOLEY. Review party.



TITOLO: Il taccuino delle cose non dette
AUTORE: Clare Pooley
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 380
PUBBLICAZIONE: 3 giugno 2020
GENERE: Narrativa 
PREZZO: € 9,99 ebook; € 18,00 cartaceo


Sei sconosciuti con una cosa in comune: la loro vita non è così perfetta come vogliono far credere…


Uno di questi è Julian, un artista eccentrico che da qualche tempo è precipitato in una profonda solitudine. Nell'accogliente caffè di Londra dove si rifugia nei momenti peggiori, decide di affidare la sua storia alle pagine di un taccuino verde che abbandona incurante su un tavolino. Mai più pensa che Monica, la giovane proprietaria del bar, lo legga e ne rimanga sconvolta. O che il suo piccolo atto di onestà possa avere un impatto così dirompente sulle vite di altre cinque persone che leggeranno il quaderno, portando con sé cambiamenti, amicizie, nuovi amori e, soprattutto, perdono.
Il taccuino delle cose non dette è un romanzo sul coraggio di mostrarsi agli altri per quello che si è e scoprire che non fa paura; anzi, che essere autentici assomiglia moltissimo a essere felici.




Fino a che punto conosci le persone che ti circondano? Fino a che punto loro conoscono te? Sapresti dire come si chiamano i tuoi vicini? Ti accorgeresti se avessero dei problemi, o se restassero chiusi in casa per diversi giorni di fila? Tutti mentono sulle loro vite. Che cosa succederebbe se invece dicessi la verità? Se confessassi l’elemento che ti definisce, che fa andare al loro posto tutti gli altri tasselli? Non su Internet, ma davanti alle persone in carne e ossa che ti sono intorno? Forse niente. O forse raccontare questa storia cambierebbe la tua vita, o la vita di una persona che devi ancora incontrare. È questo che voglio scoprire.

Vi siete mai posti tutte queste domande? A me ogni tanto capita e ammetto che la mia mente mette un freno per la paura delle risposte annesse. 
Queste sono anche le domande che Monica, proprietaria del Monica's Cafè, trova appuntate su un taccuino verde che qualcuno ha lasciato ad uno dei tavoli del suo locale. 
Il proprietario di quelle riflessioni è Julian, un anziano artista il quale fa una confessione che tocca il cuore: lui è solo. Julian si sente invisibile, passa le giornate a non parlare con nessuno, è diventato l'esatto contrario dell'animale sociale che era prima. Dopo la morte della moglie ha chiuso fuori il mondo, ma adesso quella solitudine autoimposta pesa come un macigno.
Anche Monica affida le sue confessioni al taccuino: il desiderio di diventare moglie e madre e la paura di non trovare l'amore, rimanendo sola per tutta la vita. 
La donna lascia nuovamente il taccuino affinchè qualcun altro lo trovi e prosegua quello che è lo scopo per cui è stato pensato: fare in modo che altre persone riversino le loro verità tra quelle pagine, in modo onesto e aperto. Nel frattempo decide anche di fare qualcosa per aiutare Julian, organizzando delle lezioni nel suo locale. 



Prende così il via Progetto Autenticità, una vera e propria catena di confessioni autocritiche che passano di mano in mano, innescando una reazione di mutuo aiuto che non sempre ha il risultato desiderato. Il viaggio del taccuino sarà il viaggio che ci permetterà di entrare nelle storie dei personaggi che animano questa storia, nella loro interiorità, nelle speranze e nei sensi di colpa. Attraverso le loro confessioni autentiche le loro vite iniziano ad intrecciarsi. Un oggetto in apparenza banale ha una portata inimmaginabile nella vita di alcune persone, uno strumento di confessioni anche dolorose, perchè dire la verità, ammettere errori, guardarsi dentro, non è mai facile.
Una storia affascinante, con un impianto corale eterogeneo che affonda nell'interiorità di sei personaggi: Julian, Monica, Hazard, Riley e Alice, ognuno dei quali ha una storia particolare da raccontare. Ci si affeziona in maniera differente a tutti, li vediamo crescere e cambiare, assumere consapevolezza, entrare in contatto con la propria emotività, diventare amici, scontrarsi. 
Dalla lettura di questo libro emergono una serie di riflessioni importanti, la prima delle quali è l'autencità. Cosa significa essere autentici, vivere la vita mostrando sempre la parte vera di sè senza nascondersi dietro una facciata di ipocrisia?
Prendere decisioni autentiche, inseguire l'onestà con se stessi è una scelta di coraggio che non sempre porta alla felicità. 
Con una scrittura delicata Clare Pooley ha saputo mostrare la fragilità della condizione umana, quella che nascondiamo anche se fuori mostriamo altro. Quanto ci guardiamo attorno, prestando attenzione all'altro da noi? Osservare e non semplicemente guardare.
La trama in lingua inglese ce lo propone come l'incontro tra Eleonor Oliphant sta benissimo e Love, Actually, e mi trovo pienamente in sintonia con questa presentazione a cui aggiungerei anche Un sogno per domani.
Se volete fare una lettura piena di significato Il taccuino delle cose non dette è la storia che fa per voi.


copia fornita da Mondadori


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