TITOLO: La vendetta del professor Suzuki
AUTORE: Kōtarō Isaka
EDITORE: Einaudi (Stile libero big)
PAGINE: 352
PUBBLICAZIONE: 5 luglio 2022
GENERE: Giallo-Thriller
PREZZO: € 9,99 ebook; 18,50 cartaceo
Il Cicala ammazza chiunque, soprattutto gli innocenti. La Balena persuade le vittime a suicidarsi. Lo Spingitore agisce ai semafori o nelle stazioni. A Tokyo sono i migliori in circolazione. A chi verrebbe in mente di sfidarli? Suzuki è un tranquillo insegnante di matematica. Fino al giorno in cui sua moglie non viene travolta e uccisa da un'auto pirata. Sconvolto dal dolore, furioso col destino, Suzuki decide di stanare i responsabili e vendicarsi. Per farlo sceglie il piú catastrofico dei piani possibili: infiltrarsi nella struttura criminale responsabile dell'omicidio – al volante c'era il figlio del boss – e regolare i conti. E questo ingenuo, maldestro dilettante del crimine non immagina nemmeno con chi dovrà vedersela. Dall'autore rivelazione de "I sette killer dello Shinkansen" un thriller indemoniato sullo sfondo di una Tokyo di cui nessuno sospettava l'esistenza.
Mentre aspetto l'uscita nelle sale cinematografiche di Bullett Train e vedere l'interpretazione di Brad Pitt, non potevo perdere la nuova pubblicazione di Kōtarō Isaka, La vendetta del professor Suzuki.
Un tranquillo professore di matematica diventa un killer al soldo di una pericolosa organizzazione criminale, la Fräulein. Secondo Suzuki si trova tra loro l'assassino della sua amata moglie e per vendicarla è disposto a tutto, anche a diventare come loro. Un cambiamento radicale che è un po' una discesa all'infermo perchè il mondo del crimine è qualcosa di cui puoi imparare a seguire le regole, ma non puoi comprendere. La violenza, la crudeltà, l'animo sadico non è spiegabile e spesso appare senza senso, in questa storia più che mai.
La vita di Suzuki si intreccerà con quella di tre efferati, quanto bizzarri killer: Cicala, Balena e Spingitore. Il primo uccide chiunque, anche gli innocenti, il secondo spinge le sue vittime a suicidarsi mentre il terzo... lo capite dal soprannome e dal fatto di averlo incontrato nel precedente libro.
Quella scritta da Kōtarō Isaka è una storia che riprende lo stile de I sette killer dello Shinkansen, costituito da personaggi bizzarri e pieno di violenza, anche gratuita sullo sfondo di una Tokyo che appare come la capitale del male, in cui ad ogni angolo puoi trovare qualcuno pronto ad uccidere. Adrenalinico, ironico e filosofico, una mistura che potrebbe sembrare insolita ma che l'autore riesce a far quadrare perfettamente.
I punti di vista sono quelli di Suzuki, Cicala e Balena, in un caccia a caccia che mette in scena efferatezza e approfondimento psicologico dei personaggi. A fianco delle crude e taglienti descrizioni delittuose, infatti, l'autore ci offre i tormenti interiori dei killer, come ad esempio Balena il quale dopo aver spinto le proprie vittime a suicidarsi viene tormentato dall'ansia e dai morsi della coscienza.
La vendetta del professor Suzuki è un libro eccessivo, con una trama vorticosa e dal ritmo serrato, spesso interrotto da inframezzi fatti di divagazioni filosofiche che potrebbero non piacere ai più, ma è il tratto distintivo che mi fa apprezzare l'autore. Un libro che è una mistura di generi, difficile da classificare, ma che ti spinge ad andare oltre la tua comfort zone. In ultima analisi una insolita riflessione sulla natura umana, sull'infima natura umana.
Con una cosa con cui non ho ancora fatto i conti? Il finale aperto e per certi versi insensato, ma se avete letto I sette killer dello Shinkansen e amate Quentin Tarantino, non potrete rimanere immuni al fascino bizzarro di Kōtarō Isaka con La vendetta del professor Suzuki.